Roma – Settimana di fuoco prima delle ferie. Il governo reggerà?

Settimana di fuoco, per la maggioranza giallo – verde, e governo. Salvini ha avvertito gli alleati:” Mercoledì voto sulla mozione 5 stelle per bloccare la Tav. Attenzione – ha detto l ministro dell’Inter no – chi vota contro mette in pericolo il governo”. Un avvertimento che arriva, durante un comizio a Colico, provincia d Lecco. Ma non è il solo passaggio delicatissimo previsto, per questa settimana, che dovrebbe precedere le ferie estive. Ci sarà la votazione sul Decreto Legge sulla Sicurezza bis e l’esecutivo metterà la fiducia. Poi ci potrebbe essere una sfida, su un doppio tavolo, sulla Finanziaria e conseguente manovra. Non è escluso nemmeno un incontro, per tentare di avvicinare, M5S e Lega, per la riforma della Giustizia ed è prevista, la solita conferenza stampa del Premier Conte, che ci dovrebbe essere, giovedì, giorno precedente le ferie.  Una settimana cruciale: se c’è qualcosa, riforma della giustizia a parte, che non andrà a segno, secondo la valutazione che ha  dato Salvini alle diverse votazioni, l’esecutivo potrebbe saltare o comunque subire, una forte frenata, per alimentare un recupero in estremis. Diciamolo. E’ impensabile che un’intereaNazione rimanga in bilico per votazioni, che non trovano l’accordo delle forze che dovrebbero governare il Paese. In questa condizione, la Commissione Ue ci  guarda con crescente apprensione, i capitali italiani e stranieri, non vengono investiti in un Paese che potrebbe andare ad elezioni anticipate, senza possibilità di stabilità, e gli italiani, si regoleranno di conseguenza. Chi staccherà la spina, se la staccherà, dovrà trovare una ragione validissima per non bruciarsi le mani. Far conto solo sulle previsioni dei sondaggi, può essere un errore, per l’attuale maggioranza ma anche per le opposizioni, dilaniate per mancanza di veri leader, riconosciuti tali, dagli elettori. Si vuole dire che non scenderebbero in campo, calibri come Berlinguer o De Gasperi ma politici, che urlano, si agitano ma non possiedono, il carisma, che viene chiesto, per governare l’Italia, in un momento così delicato, non solo per l’economia nazionale, ma anche per quella dell’Unione Europea e del massiccio scontro America – Cina he rischia di devastare tutte le previsioni della Finanza pubblica. Attenzione dunque ad assumere decisioni: il collasso di uno Stato non lo pagano i governanti ma tutto il popolo.

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