Per le stragi, di El Paso e Dayton, costate la vita finora, a 22 persone ed una trentina di feriti tra cui, alcuni gravissimi, il Presidente Trump, con un discorso alla Nazione, si è lavata la coscienza. La colpa è di due mostri, che vanno condannati per crimini contro l’umanità e condannati a morte. “Il razzismo e il suprematismo – ha detto il Presidente – sono ideologie che non devono trovare penetrazione in America e che vanno sconfitte subito”. Trump ha anche aggiunto che ha dato ordine, alla polizia e all’Fbi di operare, per scoprire e arrestare prima, chi esterna queste ideologie di morte e violenza che vanno bloccate prima che si palesano. Il Capo della Casa Bianca, ha assolto anche in questa circostanza, la vendita delle armi. ” A fare le stragi – ha detto Trump – sono stati soggetti che odiano l’altro o malati di disturbi mentali: sono questi che hanno sparato per compiere delle stragi inaccettabili”. Il Presidente ha lanciato un altro durissimo attacco contro Internet colpevole di radicalizzare le menti malate. Infine l’appello alle forze politiche e agli americani:” Uniamoci tutti contro l’odio, una sfida che l’America deve vincere”. Perbacco, il Capo della Casa Bianca, l’uomo del grande muro in costruzione, l’uomo che ha diviso i genitori, emigrati clandestini dai bambini, rinchiusi in gabbie utilizzate dalla dogana per le merci. L’uomo che non ha sentito le urla dei piccoli che strappati ai genitori, non potevano e non hanno trovato pace, piangendo disperati per giorni e giorni. L’uomo che ha salvato la vendita di armi, facendo la concessione che si eviti di darle ai malati mentali. Nel discorso alla Nazione, Il Presidente, non ha sentito la necessità di ammettere che anche la sua amministrazione ha sbagliato. Quest’uomo è un ottimo commerciante ma un pessimo Presidente, del più grande Paese del mondo e poteva cambiare in meglio, i rapporti con il resto de Pianeta cosa che non ha fatto anzi li ha peggiorati. L’impressione, purtroppo è che Trump, abbia perso la più grande occasione della sua vita: rimanere positivamente nella storia non solo americana