Londra – Johnson bocciato due volte:” Elezioni anticipate”

Il Premier inglese, Boris Johnson, è scatenato dopo la doppia sconfitta subita alla Camera dei Comuni. Da Downing street ha fatto partire un messaggio di fuoco, contro il leader dell’opposizione,  laburista, Jeremy Corbyn, e per colpire i parlamentari Tory ed il fratello minore Jo, che si è dimesso oggi da vice ministro e dal gruppo Tory, alla Camera dei Comuni. Jo ha dichiarato di essere contro l’uscita, del Regno Unito dall’Unione Europea, ed è contro il no deal per aggiungere:” Una posizione quella che ho assunto che mi fa soffrire, nella scelta tra la famiglia e gli interessi dello Stato”. Boris ha accusato chi ha approvato la legge, anti no deal e rifiuta le elezioni anticipate, di aver detto sì ad un ” risultato codardo per la democrazia”. Boris tenterà nuovamente, lunedì prossimo, di ottenere le elezioni anticipate, per cercare di risalire la china che lo potrebbe portare alle dimissioni, da capo dei Tory e di conseguenza, dalla carica di Premier. Johnson ritiene che la Camera dei Comuni, con la sua doppia sconfitta, lo ha messo nella condizione di non poter ottenere, dall’Unione Europea, una trattativa in posizione di forza. Va rammentato che l’ex Premier May, ha tentato più volte di riaprire la trattativa, per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, senza ottenere nulla, tanto che si è dimessa. Boris oltre che fissare, comunque, l’uscita della Gran Bretagna dall’UE entro il 31 ottobre si è spinto a minacciare che, in mancanza di un nuovo accordo avrebbe deciso di uscire, con il no deal, punto e basta. Un atto di pirateria politica bocciato dalla Camera dei Comuni, con due provvedimenti, votati non solo dai laburisti ma anche dai liberaldemocratici e 29 deputati Tory. Ecco il motivo di tentare di andare ad elezioni anticipate, il 15 ottobre, con l’intento di vincere le politiche e uscire, dall’Unione Europea, entro la data da lui stesso prefissata. Un’operazione politica spregiudicata che non ha trovato, almeno fino ad oggi, una maggioranza per portarla a termine. Ma in politica si sa… tutto può accadere anche nel Regno Unito, dove il Premier ha in mano un decreto, firmato dalla regina, per sospendere la democrazia per 5 mesi. Il che è tutto dire!

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