Il capo politico del M5s all’attacco. Intende, in pieno accordo con il Pd, apportare una serie di nuove regole all’attuale sistema politico. Comincerà con il suo gruppo e per chi intende uscire, per aderire ad un’altra forza politica, avvierà le procedure per chiedere un risarcimento pari a 100 mila euro. Non si comprende se questa procedura è stata preannunciata per scoraggiare chi, e ci sarebbero eletti nel Movimento passati o, pronti ad aderire a ” Italia Viva”, fondato da Renzi. Ma Di Maio si sposta su un discorso morale: ” basta con il mercato delle vacche, se uno viene eletto in un partito e non ci sta più, perchè non crede nella politica che si fa, si dimette e va a casa”. Di Maio, affronta il problema, in vista di altre defezioni peraltro annunciate, dopo che Gelsomina Vono, ha lasciato il M5S per aderire a Italia Viva. Comunque secondo gli attuali calcoli del Movimento e del Pd, i passaggi attuali, non metterebbero in discussione la maggioranza governativa. Ma, va detto, che non solo nella capitale ma anche nelle varie circoscrizioni elettorali, non sono pochi gli eletti, nel M5S o nella Lega che si dichiarano, negli incontri con i loro elettori delusi, sia delle alleanze politiche, fallite o in essere, e ad di avere un solo uomo al comando. Di Maio, a margine dei lavori a New York, ha affrontato anche altri temi. ” Per i migranti è possibile – ha sostenuto il leader del Movimento – fare un buon lavoro alla condizione che, i campi profughi siano gestiti, a spese dell’Unione Europea e dell’Onu, sotto la guida di organizzazioni umanitarie. E per la manovra economica, non c’è tensione, il Ministro per l’Economia sta facendo un buon lavoro e presto, gli italiani sapranno le norme anti evasione fiscale e c’è la possibilità di recuperare, miliardi su miliardi, di chi ha evaso le tasse credendo di farla franca. Intanto – ha proseguito Di Maio, c’è pieno accordo politico con il Pd “chi è un grande evasore, il limite non è noto, finirà in carcere”. Sull’eutanasia, il Capo politico dei 5S ha detto:” la Corte Costituzionale ha trattato il problema del fine vita, solo per i casi estremi e per la non punibilità di chi aiuta il suicida. ” Mi auguro – ha soggiunto Di Maio – che su un argomento, così delicato, non ci siano differenze tra maggioranza e opposizione ma si riesca a trovare una soluzione equa e condivisa”. Pura illusione: il suicidio assistito non fa parte della nostra cultura e su questo argomento, Chiesa a parte che ha precisi punti di riferimento non trattabili per chiarissime considerazioni religiose, è il popolo che rifiuta l’idea che ci possa essere la mano dell’uomo a determinare la morte. Su questo argomento la battaglia – lo si può prevedere già da oggi – sarà durissima e senza esclusione di colpi.