L’Italia è stata investita dall’onda verde dei giovani e giovanissimi che hanno risposto, in tutte le le città e nei paesi, all’appello di Greta, diventato il verbo, sui cambiamenti climatici:” Ci avete ingannato”, “Salviamo la Terra, nostra unica casa “. La stessa sedicenne nel vedere la grande partecipazione, avvenuta in Italia, si è commossa. Greta è a New York dove continuano i lavori e gli incontri sull’ambiente. Una ragazza, con telefonino in mano, in collegamento con le altre città,, ad un certo punto ha urlato:” Siamo un milione”. Diciamolo non era mai accaduto prima. Certo gli scioperi c’erano stati ma, dopo un breve tragitto tutti insieme, ognuno andava dove voleva. In questo sciopero globale per l’ambiente nessuna defezione, tutti hanno aderito ed ognuno, a turno ha preso il microfono per ribadire che i giovani non sono disposti, a farsi rubare il futuro, da nessuno. Un atto di difesa di giovani che sono davvero preoccupati di cosa accadrà quando loro saranno avanti con l’età. E non si può certo dire che hanno torto. Tutti i governi, di tutto il mondo, salvo rarissime eccezioni i governanti hanno inseguito il ” dio Pil” costasse quel che costasse anche la ” salute” della Terra. Un benessere effimero così come si sta dimostrando, man mano che il clima non risponde più alle leggi naturali, il che è già un disastro. Il clima non rispetta più ai periodi piovosi o a quelli caldi, oggi caldissimi, mettendo a repentaglio la quantità di prodotti utili al nutrimento della popolazione del Pianeta Terra. Ma c’è di più, gli scienziati, che parlano di un punto di non ritorno, cioè dopo di che l’uomo non può più fare nulla, non sono ascoltati dai governi per ragioni politiche. Un assurdo come se, chi studia i cambiamenti climatici che sfuggono alle leggi naturali faccia parte di un partito di opposizione o abitasse in un altro pianeta. I giovani, hanno perfettamente compreso che, la sedicenne Greta, non fa una guerra di religione e nemmeno è una rivoluzionaria ma ha capito, prima di tanti altri, che non c’era più tempo da perdere e che doveva lanciare l’allarme a chi? Ma ai giovani, a quelle generazioni che rischiano conseguenze gravissime dal cambiamento climatico, per dirne due soltanto, a parte la vivibilità della Terra: guerre e carestie. Ma c’è un’altra dimostrazione che arriva con un milione di giovani che manifestano tutti insieme e senza bandiere di partito. Non è affatto vero che questi ragazzi del terzo millennio sono “vuoti a perdere” non si occupano di nulla, sono poco istruiti e pensano ai tatuaggi e agli orecchini o ai cerchi su labbra o lingua e che si accontentano della paghetta dei genitori, per lo sballo del sabato sera. Non è così. Oggi hanno dimostrato, acqua e sapone, di nutrire grosse preoccupazioni per il loro futuro e che nessuno, ha il diritto di renderlo, estremamente difficile. I governanti ci pensino bene, questi ragazzi non sono lontani, dalle scelte politiche e le famiglie, sono con loro, non potrebbe essere diversamente.. Non è più consentito a nessuno con responsabilità di governo di sbagliare sul problema del clima e SOS Terra. Sarebbe un errore epocale con conseguenze catastrofiche. Il milione oggi in piazza ha cambiato i termini di un confronto che non è esasperato e non deve diventarlo.