Washington – Per l’Ucrainagate cade la prima testa. Trump rischia

Si sta complicando, la posizione del Presidente degli Stati Uniti, per l’inchiesta dell’Ucrainagate, primo passaggio per arrivare all’impeachment di Trump. E’ caduta la prima testa, come sostengono i media che non hanno mai amato, l’attuale inquilino della Casa Bianca, specialmente quelle testate che sono state messe alla porta, senza tanti complimenti, per non aver… aiutato il Presidente nella sua campagna elettorale. Così l’inviato speciale Usa in Ucraina, Kurt Volker, si è immediatamente dimesso, dal suo alto incarico, dopo la diffusione sulla maggior parte dei media della denuncia, di uno 007 in servizio alla Casa Bianca. La gola profonda ha rivelato, che durante l’ormai famosa telefonata che Trump fece al Presidente ucraino, Volodymir Zelensky, per ottenere informazioni sul suo concorrente diretto, alle presidenziali del 2020 e su suo figlio, fatto gravissimo, così come lo è il, tentativo di Trump, di cercare di nascondere l’accaduto, una volta pubblicato dai giornali e televisioni. La Cnn ha rivelato che Vollker, citato nella denuncia dello 007, avrebbe messo in contatto, l’avvocato personale del Capo della Casa Bianca, Rudy Giuliani, con un alto collaboratore del Presidente ucraino. Giuliani si è dichiarato disposto a testimoniare, anche perchè, è stato scoperto che, l’avvocato ed ex sindaco di New York, si era recato più volte in Ucraina. La storia dei presidenti americani è sempre stata, fatte rare eccezioni, molto complicata. Ma i democratici stanno lavorando sodo per ottenere, quante più prove possibili per scalzare dal potere l’attuale Presidente. Non sarà facile ma i democratici appaiono sempre più sicuri di poter giungere all’impeachment di Trump che, di mosse sbagliate, non ne ha fatte poche, anche con i suoi più diretti collaboratori.

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