Pioggia di promesse dopo il milione di ragazzi che in Italia, hanno seguito lo sciopero globale, come quasi in tutti i Paesi del mondo. La frustata di Greta ha scosso profondamente, il mondo dei gio vani che si sentono, impegnati in prima persona, a difendere il loro futuro. Oggi il segretario del Pd Zingaretti ha sostenuto, che nella prossima Legge di Bilancio, bisognerà dare, un segnale forte, e la difesa dell’ambiente dovrà entrare nei principi costituzionali, per garantire che il cambiamento necessario, avvenga davvero. Zingaretti – ha proseguito – vuole impegnare 50 miliardi, una somma enorme, anche se insufficiente per i guasti ambientali esistenti, per un piano che duri 15 anni. Una somma da impiegare per la riqualificazione energetica e per l’adeguamento di edifici, pubblici e privati, da eventi sismici. Non può mancare – ha proseguito Zingaretti – anche la mobilità sostenibile e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. “Ma non ci possiamo fermare a questi interventi – ha proseguito Zingaretti – occorre alzare gli stipendi, tagliando le tasse ai lavoratori e combattere, con maggiore efficacia, l’evasione fiscale “. Un programma che non fa una piega: va nella direzione indicata dal milione di giovani, scesi in piazza per la difesa dell’ambiente, con investimenti cospicui per la politica green, aumentare gli stipendi tagliando la tasse ed ottenere che tutti paghino le tasse. Fatta eccezione, per lo stanziamento per l’ambiente, è un programma che i governi, di centrodestra e centrosinistra, continuano soltanto ad annunciare. Ma ora per il governo M5S – Pd non c’è più tempo. O mantengono le promesse o ne subiranno le conseguenze. Il fenomeno giovani in piazza, non sembra destinato ad estinguersi così come, la promessa di far pagare a tutti le tasse e di aumentare gli stipendi. Mancare, ad una soltanto di queste promesse, significherà il fallimento del governo Movimento – Pd. Forse sarebbe stato più prudente dire anche:” Casse pubbliche permettendo”. Ma questa formula non è mai stata pronunciata da nessuno nell’epoca repubblicana.