Roma – Giornata caos: dall’immondizia ai trasporti. Di Maio contro le OO.SS.

Spallata alla Giunta Raggi delle Organizzazioni sindacali. Oggi tutte le municipalizzate hanno scioperato ed anche la raccolta dei rifiuti, si fa per dire, è stata penalizzata. I romani non hanno tenuto in casa i rifiuti, come era stato consigliato dall’Ama, ma li hanno deposti sui marciapiedi o lungo le strade, se non c’era più posto, vicino ai cassonetti. Il segretario della Cgil, Ama, Natale Di Cola, ha confermato che, al primo turno, le adesioni hanno raggiunto il 75%, percentuale contestata, dai dirigenti, che hanno ridotto il numero al 38%. Fermi anche i trasporti urbani, quasi totalmente. i La capitale  ha vissuto un giorno drammatico, molto più drammatico del solito. A difesa della sindaca Raggi, che ha ampiamente dimostrato come non sia in grado di amministrare una città di 3 milioni di abitanti, c’è stato un solo intervento, quello del capo politico del M5S, il quale ha fatto una constatazione scottante:” I sindacati proclamano lo sciopero sempre di venerdì per fare un lungo weekend. Mi sembra una questione indecente”.  Un attacco al sindacato diffuso durante la trasmissione ” Un giorno da pecora”. “Una dichiarazione di fuoco respinta dalle organizzazioni sindacali, che in verità, durante la campagna elettorale, avevano aiutato la Raggi a conquistare il Comune. La sindaca ha accusato:”… tutti i disagi dipendono da una minoranza sindacale che tiene in ostaggio la città e quindi lavoratori, padri e madri, che portano i figli a scuola”. Insomma la colpa del degrado, mai avvenuto in precedenza della capitale, è colpa di una minoranza sindacale! Beati coloro che non sanno quello che dicono! In difesa del vertice dell’Amministrazione capitolina non c’è stato l’intervento del Pd, o meglio di Zingaretti, innamorato pazzamente del M5S con chiare offerte di matrimonio in tutta Italia. E nemmeno il leader di Italia Viva, ha assunto una posizione netta. Non ha perso l’occasione Salvini, leader della Lega, che ha confermato l’inadeguatezza dimostrata dalla Raggi ad essere sindaco.  La Meloni, di FdI  continua a ripetere che Roma non merita quello che sta subendo. In realtà, a parte le varie posizioni politiche che cercano di portare acqua al loro mulino, chiunque al posto della Raggi, per dignità personale e amore verso la città, ormai irriconoscibile, avrebbe gettato la spugna rinunciando, ad amministrare Roma, realtà complessa e molto difficile, come lo è la capitale. Ma la sindaca non si tira indietro ed anzi Beppe Grillo, che ama andare controcorrente, è pronto a sostenerla ricandidarla. Mentre Di Maio che non fa nulla per convincerla a lasciare, la difende, come può. Questa  storia della  Roma attuale vede, completamente assenti i romani, che dovrebbero essere i più arrabbiati. Ed invece, “pacioni” e “piagnoni”, subiscono la vergogna di vivere in un caos generale e rischiando, infezioni di ogni tipo, come affermato, dai vari  ufficiali sanitari, in servizio presso le Asl.

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