Il Premier Conte, a Narni, insieme ai ministri Di Maio e Speranza ed al segretario del Pd, Zingaretti, ha lanciato un’idea forse un’ auspicio:” La coalizione di governo ha un futuro. Dobbiamo solo amalgamarci”. Conte, il docente universitario a digiuno di politica, ha iniziato a prendere le redini in mano, per raggiungere un risultato che se riuscisse, sarebbe storico. Il Presidente del Consiglio ha in mente di consolidare, l’attuale maggioranza di sinistra, per governare l’Italia stabilizzata. Alla luce dei risultati elettorali, anche delle ultime europee, il progetto enunciato avrebbe le gambe per camminare. C’è da approvare una nuova ripartizione dei collegi elettorali necessari, dopo la riduzione dei parlamentari e occorre una legge elettorale, tutta da scrivere dall’attuale maggioranza. Il Premier ha compreso, molto prima di tanti altri, con chi poteva schierarsi e con quali compagni di viaggio cercare di portare a termine un disegno nuovo per la politica italiana. Una sinistra non ultras, nonostante la presenza del ministro Speranza, con il segretario del pd Zingaretti che, nei giorni scorsi ha cercato un’alleanza stabile con il M5S, per affrontare insieme regionali e comunali. In questa cornice, che potrebbe funzionare, c’è l’incognita rappresentata dal Movimento che, non vuole essere uguale ai partiti tradizionali tanto è vero che in Umbria, primo test per la neonata alleanza, i candidati non hanno bandiera di partito e la selezione ha puntato ad sostenere un governatore ed una eventuale futura giunta, con persone senza colore politico. Il disegno del Premier, potrebbe trovare accoglienza nel Pd, Leu e ultrasinistra, difficilmente in tutto il Movimento, così com’è impostato oggi. Basta considerare che, tra i parlamentari c’era chi non voleva l’alleanza con la Lega di Salvini ed oggi è contro, l’alleanza con partiti strutturati, come lo sono il Pd e Leu. L’allarme, comunque vadano le regionali in Umbria, dove i sondaggisti danno una forbice, non molto ampia, a favore del centrodestra, lo si può ben immaginare, è già suonato nei partiti: Lega, Forza Italia, Fratelli d ‘Italia e, per forza di cose anche in Italia Viva, partito appena fondato. Il mondo politico e in movimento e, manco a dirlo, Berlusconi ieri, ha avanzato una proposta che è sembrata, più una provocazione che una proposta. In Europa? Gruppo popolare – sovranisti, cioè portare dentro i binari dell’Unione, la Lega di Salvini. Strategie nuove stanno facendo capolino ed è davvero impossibile fare previsioni.