Due proposte per concedere il voto ai giovanissimi è stato esaminato dagli esperti. In campo anche Beppe Grillo ed Enrico Letta, I risultati consentono un’attenta analisi. Voto ai giovani di 16 o 18 anni per coinvolgerli di più nella vita politica ed anche per conoscere meglio, idee e interessi che coltivano nella loro mente o con altri coetanei. Degli intervistati il 26% è favorevole mentre il 64% è contrario. Tra i democratici i favorevoli hanno raggiunto il 39%, nel Movimento il 36%. il campione di giovani intervistati,tra i 18 e i 34 anni stranamente, il 27% è favorevole mentre il 59% è contrario. Il problema è stato posto in quanto il nostro Paese è vecchio, nel mondo è battuto solo dal Giappone. Le nascite continuano a diminuire ed i giovani, ben 2 su 3, restano nella famiglia originaria, dalla maggiore età fino a 34 anni. Appare necessario, affermano gli esperti, approvare leggi che invertano questa tendenza, con provvedimenti davvero efficaci, per invogliare i giovani a formarsi una famiglia e mettere al mondo i figli. E allo stesso tempo, chi ha la responsabilità di governo, deve provvedere, ad anziani e vecchi che, man mano che passano gli anni, costeranno sempre di più alla collettività se non ci sarà un’organizzazione sanitaria, non ospedaliera, molto efficiente. E’ indubbio che anticipare il voto, contemporaneamente al raggiungimento della maggiore età, cioè 18 anni, potrebbe determinare un coinvolgimento dei giovani ascoltando, come vorrebbero l’Italia futura, che riguarda soprattutto loro. Gli anziani o i vecchi, che hanno diritto al voto ( ci mancherebbe ) sono più vincolati e molto attenti a difendere i diritti acquisiti, dopo una vita di lavoro e meno disponibili a riforme necessarie, ma per molti, sopra i 70 anni, incomprensibili. Ma la vera riforma necessaria, la vera sfida nel senso più assoluto, è creare lavoro per i giovani ed evitare che si accontentino, come accade oggi, della paghetta settimanale dei genitori o nonni, per poi guardare il soffitto o diventare vittime della droga per assunzione e vendita o procurarsi il necessario aderendo ad organizzazioni criminali.