Il risultato delle elezioni regionali in Umbria sono servite ad evitare, ricatti o minacce come:” Senza di noi non c’è Manovra”. Da domenica scorsa sono accaduti fatti importanti. Il M5S ha deciso di andare ad altre elezioni in piena autonomia, anche se questa decisione, resa pubblica dal ministro Di Maio, ha lasciato molto scontenti il segretario nazionale del Pd Zingaretti e il ministro Franceschini. I due esponenti che puntavano ad una coalizione, non solo per il governo, ma anche per le prove elettorali locali. La decisione del M5S, dopo le regionali, non poteva mancare: ridotti ad una sola cifra vogliono tentare di recuperare il loro elettorato. Così anche la Manovra è praticamente ultimata. Decisa la rivalutazione delle pensioni al 100% e non 97% fino all’importo di 2029 euro mese, cioè 4 volte il minimo. Immediata la reazione dei sindacati:” Si tratta di vera elemosina, pochi euro e basta”. I fondi per i rimpatri non serviranno soltanto per i Paesi africani ma anche per altre Nazioni, che raggiungeranno accordi, con l’Italia. Il Premier Conte ha colto, altra occasione per chiarire che di bozze della Manovra ne girano tante ma tutte false. “Gli italiani – ha proseguito il Premier – vedranno se sarà abolito o meno il superticket; se troveranno in busta paga qualche decina di euro in più e se sarà, o meno, una manovra fortemente redistributiva e non aumenterà complessivamente la pressione fiscale ma apporterà miglioramenti anche come supporti. Il governo – ha ulteriormente affermato il Premier – punta ad un orizzonte biennale”. Dal canto suo il capo del M5S ha evitato scontri o dure prese di posizioni:” O si fa così o niente”. Ha invece usato toni concilianti rimettendo, eventuali cambiamenti alle decisioni del Parlamento. Inoltre il ministro Di Maio ha confermato che “….gli elenchi delle graduatorie, per i concorsi targati 2019, saranno utilizzabili e che Quota 100 è stata confermata, anche se c’è chi vuole abolirla. Questa riforma serve per liberare, nuovi posti di lavoro e consentire a miglia di cittadini di andare in pensiona, tranquillamente, così come hanno deciso. Fino a che ci saremo noi al governo – ha concluso Di Maio – quota 100 non sarà toccata. E cambiato il clima politico tra i partiti di governo, così come avvenuto per Radio Radicale. Di Maio aveva detto:” no l somma diamola ai terremotati” ed invece la radio di ” Pannella”rimarrà finanziata anche se, dal 2020, dovrà esserci una gara regolare.