I sondaggi per il centrodestra, nonostante la piccola flessione della Lega, insieme a FdI e FI, danno questa coalizione vicino al 50%. Un motivo di più per Salvini di mordersi le mani per aver provocato, con tutte le sue ragioni dette più vol te, la crisi agostiniana. In politica ci vuole poco per perdere occasioni, irripetibili. La riunione di oggi tra Conte, Di Maio e Franceschini, è stata indetta per ottenere più risultati. Approvare Manovra e legge di Bilancio per poi tornare intor no al tavolo, dopo l’Epifania, per siglare un ” contratto” per il M5S e un accordo per il Pd che duri, fino alla scadenza del mandato. Si tratta di intendimenti che vanno oltre il Movimento alle regionali, In Calabra ed Emilia Romagna, sgan ciato dal Pd, con liste proprie e liste civiche senza bandiera. Se il governo davvero dovesse durare, sia pure tra le tante difficoltà da superare, fino alla fine della legislazione per il centrodestra sarà dura mantenere l’attuale livello conferma to, anche oggi dai sondaggi. E il problema di Salvini, Meloni e Berlusconi non è solo la tenuta del governo ma anche la discesa in campo aperto di Renzi,” Italia Viva” Calenda ” Azione” e il nuovo movimento, cautamente caldeggiato dalla Chiesa, per avere in Parlamento uomini e donne di loro fiducia. Il quadro politico attuale, sembrerebbe sfilacciarsi sempre di più e con gli elettori bombardati da vecchie e nuove proposte. Non si può prevedere nulla di quello che potrà ac cadere per il semplice motivo che, molto dipenderà dalla durata del governo di coalizione M5S – Pd. Leu e cespugli ma anche da altri fattori, non solo legati all’economia, ma anche alla capacità di questi nuovi soggetti politici di trovare le motivazioni giuste per ottenere suffragi. Così come è inutile affermare che Renzi e Calenda puntano a vuotare il Pd o catturare i moderati di centro he hanno abbandonato Forza Italia. Le situazioni politiche mutano rapidamente e ne sa qualcosa Salvini che, se avesse avuto più saggezza, oggi sarebbe ancora al governo. Tutto non è perduto per nessuno ma per convincere gli italiani ad andare a votare e fare delle scelte sarà dura. Basta un viadotto che crolla, com’è accaduto sull’A6, per leggere sui social:” Tutti via, tutti a casa. Nessuna vittima? Ma il punto è un altro: il Paese va a in pezzi e le concessioni restano in mano a chi guadagna soltanto: manutenzione zero”. Il governatore Toti ha dichiarato che una frana ha tranciato i pilastri del viadotto. Ma tecnici preparati e una società concessionaria che dovrebbe far controllare tutto può, se non altro prevedere che in una certa zona è possibile una frana. I segnali, dopo tanta pioggia, sono più che visibili sul terreno, solo i fanciulli non lo sanno.