Terminato il mandato del Presidente Juncker, alla presidenza della Commissione europea, inizia quello di Ursula von der Leyen, una signora tedesca, dai tratti gentili, ma non per questo priva di determinazione. La nuova presidente ha ot tenuto ben 461 voti a favore, 157 contrari e 85 astenuti. Ed ha subito dichiarato:” Sono lieta e onorata per questa maggioranza travolgente e, non vedo l’ora di iniziare a lavorare. Il fatto che possiamo contare su una maggioranza stabile, lo considero un voto a favore, per un’agenda di cambiamento”. La Leyen non si fa illusioni sul fenomeno dell’immigrazione che resterà ma, a questo proposito ha le idee chiare:” Il problema va trattato in modo umanitario e sviluppato secondo un concetto globale, con la partecipazione di ciascuno Stato membro che dovrà mostrare, concretamente, solidarietà tale da poterlo affrontare tutti insieme. Ci sono degli obiettivi comuni: integrazione per chi può rimanere nell’Unione Europea e chi invece deve essere rimpatriato” . La presidenza Leyen, secondo le prime linee che ha esternato, anche in precedenza, appaiono ben studiate e con idee molto chiare: nessuno Stato membro deve tirarsi indietro, o meglio, potrà anche farlo ma non sarà compreso. Così come, la neo presidente, ha sostenuto, in termini molto chiari, che nel’Unione rimarrà chi vuole rimanere e godrà, degli stessi diritti, degli altri Stati membri. Ma se come il Regno Unito, accarezza la strategia di uscire dall’Unione e di non condividere un destino che ci accomuna, potrà farlo, senza problemi. Lei è certa che l’UE tra 5 anni sarà più forte e coesa di oggi: spetta a noi tutti raggiungere questo obiettivo – ha soggiunto – che significa: sviluppo, occupazione e futuro garantito per i nostri figli e future generazioni. La Leyen, come in precedenza, ha tratteggiato il tema dell’ambiente come una necessità dell’intera Europa per sostenere che una politica green e di sviluppo sostenibile, come chiede l’Onu, è perseguibile. Non è un compito facile – ha soggiunto la Leyen – ma dobbiamo perseguirlo. A questo penserà il Commissario Gentiloni che gode della mia stima e che riuscirà a svolgere al meglio il suo mandato”. L’Era Leyen si apre, sotto i migliori auspici, anche se i problemi sono tanti e mettere insieme le volontà di 28 popoli, su comuni denominatori, è impresa ardua. Ma la volontà e la capacità che dimostrerà la neo presidente ed una Commissione, fortemente motivata, saranno elementi determinanti per evitare frizioni inutili . L’Unione Europea, così come si va consolidando l’economia mondiale è diventa l’unica strada possibile. Oggi un solo Paese isolato è destinato a diventare una “Nazione nano” davanti alle gigantesche economie intenzionate ad espandersi ancora.