Salvini, leader dell’opposizione, dai sondaggi dato vicino al 40% dei consensi, è intervenuto su una Manovra :” Tasse e manette “Il governo – ha detto il leader della Lega – procede a lavorare insieme attaccato con lo scotch. Prima prendono atto e, prima ne prende atto il Presidente della Repubblica Mattarella che, con questo esecutivo diviso su tutto, è un disastro per l’Italia che sta perdendo aziende e credibilità internazionale”. Salvini lo è andato a scrivere su uno dei gazebo, allestiti per consentire ai cittadini di apporre firme contro il Mes, meccanismo di stabilità economica, che metterebbe in discussione i risparmi degli italiani. Non ha mancato di aggiungere:” Il Premier Conte tolga il disturbo, il suo governo è delle tasse e se le rinvia, di qualche mese, sempre tasse sono. Per questo modo di operare è possibile il ricorso alla Consulta ma, per il momento dobbiamo concentrarci per bloccare, questo trattato, che mette a rischio il Paese. Per quanto riguarda – ha proseguito il leader leghista – il Mes lo aspettiamo in Aula dove, a quanto ci risulta, molti parlamentari sceglieranno come votare, secondo coscienza”. Salvini appare più che convinto che la maggioranza si frantumerà non solo sul Mes ma per una serie di problemi che li vede, con pubbliche dichiarazioni, su posizioni molto diverse. Inoltre c’è una nuova entrata politica nel M5S, rappresentato da Di Battista che dovrebbe aiutare Di Maio, nel suo lavoro complicatissimo, ma per tempra e carattere nonostante amico di Di Maio, con ogni sua uscita offusca l’attuale capo politico del M5S. Parlamentari, iscritti ed elettori, guardano a Di Battista come ” uomo guida” in un momento molto difficile per il M5S che continua ad avere, grosse difficoltà, nel rapportarsi con l’elettorato. Ha perso importanti battaglie sulla Tav e metanodotto internazionale sbarcato in Puglia, non è riuscito a sbloccare i cantieri per non parlare del disastro Raggi a Roma e dell’Appendino a Torino, che ha detto no alle Olimpiadi invernali ottenute, nonostante il distacco del governo, da Milano e Cortina. Inoltre il nuovo ministro alle Infrastrutture, che ha sostituito Toninelli, Paola De Micheli, ha già sbloccato, oltre 3 miliardi e mezzo di opere, pronte per essere appaltate. Ed infine ci sono state le elezioni disastro in Umbria dove il M5S è stato ridotto ad una cifra, tanto da piazzarsi, dopo il Fratelli d’Italia in netta ascesa, in una regione, rossa sin dalla fondazione della Repubblica. Tanti i motivi che portano a verificare, come sia molto più forte, chiaro e penetrante il ” parere” di Di Battista che quello di Di Maio, logorato, prima dalla coalizione con la Lega ed ora con il Pd, Leu e cespugli. L’evoluzione di questa situazione diventerà molto più chiara, dopo l’approvazione della Manovra e le regionali in Emilia Romagna e Calabria.