Madrid – Greta:” La parola a chi già soffre il cambiamento climatico”

Greta in campo aperto contro i cambiamenti climatici, dopo aver affermato che le emergenze climatiche hanno già effetto, ha voluto precisare che non si parla di problemi che avranno, impatto nel futuro, ma lo avranno sui nati oggi, quando saranno adulti. Effetti sulle persone che vivono oggi. Una conferenza stampa, iper – affollata, tanto che gli organizzatori, del Friday for Future,  hanno dovuto dividere l’evento in due frazioni: stampa e la parola a chi doveva denunciare cose reali. Greta ha proseguito:” abbiamo il dovere di usare i media e far sentire, la nostra voce dall’Uganda al Cile. Noi non parleremo, era con Luisa Neubauer, non sono le nostre storie già dette ma quelle  degli altri che vivono in Stati del Sud, comunità indigene, storie importanti che devono essere conosciute. C’è stato l’intervento di un ragazzo, delle Isole Marshall, che ha parlato dell’innalzamento delle acque. Alle giuste proteste ci è stato risposto:” Dovete adattarvi, andate più in alto o emigrate”. Poi è stata la volta di ragazzi delle Filippine, degli Stati Uniti e Russia dove persone, sono stata arrestate per le proteste, contro il cambiamento climatico. Una ragazza americana ha focalizzato il suo intervento sullo sfruttamento del suolo, altra causa dei guasti del cambiamento climatico. Una carrellata di giovanissimi, più che coscienti, di una situazione sempre più grave e pericolosa per l’uomo. Ecco la sintesi degli interventi:” Chiediamo  di essere ascoltati perchè nessuno di noi sperimenti, sulla propria pelle,i danni del cambiamento climatico”. E’ possibile dare torto a questi giovani? E’ possibile rimanere sordi a questo appello che riguarda tutto il genere umano, senza alcuna distinzione? Certo si tratta di modificare totalmente lo stile di vita di oggi e puntare in tutt’altra direzione, dove il Pil sia, meno importante, della vita dell’uomo sulla Terra. Una vera rivoluzione che, anche se non c’è molto tempo per assumere, decisioni importanti per salvaguardare, l’unica casa comune che abbiamo, nessuno dovrebbe baloccarsi o peggio, arroccarsi, su un conservatorismo distruttivo. A questa rivoluzione epocale, come affermano i giovani, devono partecipare tutti gli Stati e tutti i cittadini coscienti che, per dirla come l’ha detta il segretario generale dell’Onu a Madrid :” La Terra brucia e non potete passare per i politici che davanti a questa catastrofe avete preferito mettere la testa sotto la sabbia”. Messaggi chiari ma governi e abitanti del Pianeta sono capaci di recepirli? Chi spadroneggia è disposto a fare un passo indietro o trovare soluzioni utilizzando la forza della natura senza inquinare. Il problema è tutto culturale e il lavoro da fare è davvero immenso. I giovani sono arrivati e agguerriti ma è passato un anno dalla prima denuncia e non è accaduto nulla.

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