Un extracomunitario, in codice verde, al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi D’Aragona, è andato in escandescenze, mentre era in attesa che venissero visitati chi era in codice rosso. I sanitari hanno cercato di calmarlo garantendo che sarebbe stato visitato non appena possibile. Ma l’uomo è corso verso il bagno e, il personale di sorveglianza lo ha seguito per verificare, cosa volesse fare, in uno stato di forte agitazione. Ma il nordafricano, non appena ha visto le divise, ha spaccato lo specchio che era sulla parete e si avventato, sui due agenti privati, colpendoli al grido di ” Hallah Akbar”. Uno ha riportato ferite alle mani e l’altro al viso ma, alla fine, sono riusciti ad immobilizzarlo. Sul posto è giunto subito il responsabile della ditta che ha i sorveglianti dislocati nell’ospedale, a protezione di medici ed infermieri, ormai nel mirino anche di italiani, ed ha provveduto a portare lo straniero al posto fisso di polizia. I sanitari, intervenuti successivamente, hanno disposto per l’aggressore, il ricovero coatto in Psichiatria ed i vigilanti, dopo le cure del caso, portati nelle loro abitazioni in quanto le ferite, non erano tanto gravi, da ricoverarli. Fortunatamente, il personale di sorveglianza, è riuscito ad evitare di essere colpiti, se non di striscio. Questo come altre aggressioni, al personale delle ambulanze, medici ed infermieri ed anche nei locali del pronto soccorso, dovrebbero far scattare l’allarme, a livello regionale e governativo, se non altro, nelle zone dove questo tipo di violenza si è già palesato più volte. Il personale sanitario non può operare in queste condizioni, sotto minaccia di veri e propri atti di terrorismo casalingo visto che c’è stato chi ha dato alle fiamme ambulanze, senza rendersi conto che a bordo ci sono, bombole di ossigeno, che potevano esplodere provocando danni gravi a persone e cose.