Proseguono, con la partecipazione di vere e proprie maree umane, i funerali per il generale Qassem Soleimani: l’intero mondo sciita lo considerava, l’eroe più prezioso, non solo per l’Iran e gli tributa ogni tipo di onore. Oggi si è aggiunta un’altra bara, quella di Abu Mehdi al Mouhaindis, capo militare iracheno f ilo iraniano, ucciso dagli americani, nello stesso raid che ha eliminato Qassem. La folla scatenata urla ” Morte America” e gli ayatollah parlano di vendetta, nel momento in cui decideranno di agire. Dal canto suo Trump, sul suo capo è stata messa una taglia, twitta:” Se l’Iran colpisce gli americani gli Stati Uniti colpiranno molto duramente. gli obiettivi sono 52 e corrispondono agli ostaggi american,i presi molti anni fa. Gli obiettivi sono di livello molto elevato – ha proseguito il Presidente Usa – per l’Iran ed anche per la sua cultura”. Insomma la tensione si mantiene molto alta e, il Capo ella Casa Bianca non ha nessuna intenzione di subire, vendette o aggressioni. Il messaggio è chiarissimo. Il ministro della Difesa del governo iraniano, Amir Hatami, ha chiesto a tutti i Paesi del mondo di ” prendere posizione appropriata contro il terrorismo Usa, se vogliono evitare, atti odiosi, come quello che ha ucciso l’eroe Qassem”. L’Iran ha presentato ricorso anche alle Nazioni Unite per l’atto criminale compiuto dagli americani. Ma il problema è in piena evoluzione. L’agenzia Bloomberg ha diffuso la notizia che, entro la prossima notte, verrà deciso dagli iraniani se uscire dall’accordo sul nucleare, per riprendere l’arricchimento dell’uranio, anche se non è stato detto, verso la preparazione di una bomba nucleare sporca, come quella sganciata, nel 1945 dagli Stati Uniti, per piegare il Giappone ad una resa incondizionata. Il quadro della prima parte del 2000 si presenta molto inquietante, per una serie di situazioni, in Medio Oriente dove, c’è il fondato timore che la situazione possa esplodere, in tutta la vasta regione dove le contrapposizioni, non sono solo ideologiche, ma religiose.