Il Premier Conte ha incontrato a Palazzo Chigi il generale Haftar, con tutti gli onori previsti dal cerimoniale. E questo comportamento, del Presidente del Consiglio italiano, ha fortemente irritato il previsto e, non realizzato incontro, con il capo del governo riconosciuto dall’ONU, Sarraj di ritorno da Bruxelles, dove ha avuto un colloquio con l’alto rappresentante dell’UE Borrell. L’atteggiamento del Presidente Sarray era prevedibile se si considera che il generale della Cirenaica, dopo aver attaccato Tripoli, ha proceduto a bombardare Sirte e, con i suoi miliziani ha dichiarato che attaccherà Misurata, il bastione fortificato, con uomini e mezzi che difendono, il governo legittimo. A fare il punto della situazione ci ha pensato, l’ambasciatore accreditato, presso L’UE a Bruxelles:” Non ci poteva, essere dialogo o incontro, con un criminale di guerra come Haftar. Le sofferenze del popolo libico devono terminare e la Libia non è terra di escalation o guerra per procura”. Il capo della diplomazia UE, dopo l’incontro con Il capo del governo di Tripoli, ha dichiarato:” Per la Libia non esiste soluzione militare”. Quello che viene ripetuto da anni ma che il generale Haftar non vuole ascoltare. lui forse lavora per la realizzazione di una Libia, spaccata a metà, così come la vorrebbero sia chi lo sostiene, Francia compresa, nonostante Paese Nato e nell’UE. Intanto si è mosso il Presidente della Russia, Vladimir Putin che si recato ad Istanbul per discutere, con il Presidente Erdogan le sue intenzioni circa l’intervento in Libia, dove il Capo dello Stato turco ha ribadito, di aver inviato 35 suoi militari ma non ha fornito, almeno alla stampa, quanti sono i miliziani, ex combattenti in Siria. La preoccupazione del governo italiano è palpabile, così come quello europeo, dove ci sono Stati che aleggiano la possibilità di organizzare un blocco navale, per evitare che in Libia, giungano armi e munizioni. Tutto inutile: ci sono mille strade per far giungere i rifornimenti ai belligeranti, è un termine che ora si può usare, se il generale cirenaico non si dovesse fermare. Sarraj deve difendere la Libia, nella sua interezza perchè è l’unico capo del governo riconosciuto ed ora ha, concretamente dalla sua parte, la Turchia, indisponibile a tornare indietro se non dopo aver stabilizzato la Libia. L’errore commesso dal Presidente del Consiglio italiano Conte è colossale. Come poteva pensare, il Premier italiano, che Serraj il capo dello Stato legittimo che sta subendo, un’aggressione armata, incontrasse il generale Haftar, capo delle truppe che hanno attaccato Tripoli, Sirte e che minacciamo Misurata. Sarraj non avrebbe accettato nemmeno, di incontrare il Premier italiano Conte, dopo Haftar. Follia politica di chi è abituato a trattare e cercare di mediare su tutto. Lo può fare tra le forze politiche italiane, ma poteva e doveva evitare di tentare l’impossibile. Lui oggi non è più il docente universitario ma, il Capo del governo del nostro Paese che, dalla fondazione dello Stato, segue un altro genere di diplomazia di norma con il pieno assenso della Farnesina.