Roma – M5S:” No maxi multa invece di revoca concessioni autostradali”

C’è chi ha parlato nel Pd di maxi mula al posto della revoca delle concessioni. Ne ha parlato per vedere se la proposta, trovava terreno fertile, o meno. La reazione del M5S non si è fatta attendere:” Lo Stato non accetta carità, per le vittime ci vuole solo giustizia. Per chi è causa del crollo del Ponte Morandi non ci saranno sconti di sorta. Le famiglie di 43 vittime, volate giù da un viadotto, che non si reggeva in piedi attendono giustizia. Inoltre la revoca alle concessioni ad Autostrade Spa va nella direzione di abbassare i pedaggi sull’intera rete autostradale. Una rete che è, per la maggior parte, in mano a chi non ha fatto nulla per evitare il crollo del Morandi, più volte monitorato e più volte i lavori necessari sono stati rinviati, sine die nonostante le relazioni dei tecnici per effettuare interventi urgenti. Il M5S continua ad affermare che bisogna cambiare  il sistema degli affidamenti. La ministra per le infrastrutture, Paola De Micheli, esponente di primo piano del Pd, ha smentito la notizia che era trapelata, sulla maxi multa al posto della revoca:” Non abbiamo mai valutato – ha dichiarato al Tg1 –  nè privatamente e nè pubblicamente l’ipotesi di una maxi multa. Nei prossimi giorni il governo deciderà, in merito ai provvedimenti da assumere, nella sua collegialità”. Certo è che, a parte il crollo del Ponte Morandi, che non ammette giustificazioni di sorta, da parte dei tecnici e della Autostrade Spa, la rete autostradale in generale si presenta in condizioni davvero incredibili. Oggi, a parte le notizie diffuse, chiunque jn auto deve superare viadotti si raccomanda che regga. Esagerazione, certamente sì ma è una psicosi non casuale provocata da denunce, di ex ministri e dai tecnici ministeriali e da immagini più volte trasmesse in tutte le televisioni. Una storia che deve finire in quanto sta danneggiando l’economia del Paese. La percorrenza sulle autostrade, è talmente rallentata e difficile, che le merci per raggiungere i mercati, devono essere caricate con larghissimo anticipo, per non parlare dei flussi turistici che, tra poco più di tre mesi, dovrebbero portare in Italia denaro sonante, alla condizione che la viabilità sia tornata alla normalità e che i viadotti siano stati messi in sicurezza. Se è possibile si faccia

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