Toh! Il segretario del Pd, Zingaretti, ha detto che vuole sciogliere il partito per lanciare un nuovo soggetto politico. La notizia è stata data da Repubblica. Una operazione da fare, dopo le regionali del 26 gennaio dove, ha detto il segreta rio:” Il Pd sta facendo una campagna elettorale in splendido isolamento per Bonaccini, vinco e cambio tutto. Dobbiamo costruire un soggetto politico dell’alternativa, convocando un congresso con una proposta politica e organizzativa di radicale innovazione e apertura. Dobbiamo però rivolgerci alle persone, aprirci alla società e ai movimenti, che stanno riempiendo le piazze, e offrire un approdo a chi non ce l”ha. Non voglio lanciare un’opa alle sardine – ha proseguito Zingaretti – per rispettare la loro autonomia”. Quindi il Pd vuole cambiare nome, cognome e inaugurare una nuova stagione. Molto probabilmente, il segretario Zingaretti si è accorto che il Pd, non riesce a decollare oltre il 20 – 22% e quindi tenta la strada del rinnovamento totale. Non si può escludere che guardi, con interesse ai parlamentari, che sono usciti o hanno intenzione di farlo, dal M5S. Certo è che questo non era il momento migliore per far decollare la sua idea, subito stoppata da Delrio, altro esponente dem molto seguito e rispettato, il quale ha detto, senza peli sulla lingua:” E’ presto per cambiare nome al partito e cercare di vararne un’altro che abbia caratteristiche diverse”. Zingaretti ha scelto un momento meno adatto se si considera che c’è il problema libico, da risolvere prima che scoppi una guerra, dietro la porta di casa nostra e c’è l’altro problema interno, della malavita organizzata in Puglia, zona foggiano. Questa malavita dove, il giorno dopo la manifestazione di Don Ciotti ” Libera” molto partecipata, ha voluto sfidare lo Stato. A Orta Nuova ha fatto esplodere una bomba, davanti ad un negozio di biancheria, provocando seri danni al locale . Un nuovo ” avvertimento” che giunge dopo tre incendi di esercizi commerciali, attentati vari e l’ omicidio di Roberto D’Angelo. Un uomo politico, segretario di un partito, avrebbe dovuto capire che per i problemi in pentola, c’era tutto il tempo per parlare di sciogliere il Pd. Ma si tratta di sensibilità che o si hanno oppure, non si possono acquisire, nel corso della vita. L’iniziativa di Zingaretti ha già trovato il primo no da Delrio, il che significa che non è stata un’idea condivisa dai massimi esponenti dei dem. Se, il segretario pensa, che cambiando nome e connotati al Pd potrà contare su un flusso maggiore di voti si sbaglia, altri lo hanno tentato prima di lui in tanti partiti. dovrebbe essere lui stesso a lasciare per fare il gregario e non il segretario anche del nuovo soggetto politico, i questo caso gli elettori potrebbero credere al cambiamento radicale.