Roma – Governo trema. Renzi difende lo Stato di diritto e vota con il Cd

Si sta complicando, la situazione politica italiana, dopo che il leader di Italia Viva, ha votato con il centrodestra e Salvini il testo, per un giusto tempo necessario alla prescrizione, senza seguire quella decisa dal ministro per la Giustizia Bonafede. Una riforma che se rimarrà tale, rimarrà sulla testa di chi subisce una sentenza, dalla quale uscirà innocente o colpevole, per un tempo indeterminato, anche a vita. Matteo Renzi, ha risposto al Guardasigilli, che lo considera isolato, che ” …non ho rotto la maggioranza ma solo difeso, lo Stato di diritto, e mi sono battuto per il tipo di prescrizione voluta dal Pd.  Abbiamo votato per ripristinare, quanto deciso dai nostri govern,i cancellando le misure giustizialiste e populiste. Mi spiace – afferma Renzi – che il Pd vada a rimorchio del M5S. Il ministro Bonafede è convinto che la maggioranza è compatta nel seguirlo ma, dalle tante prese di posizione, sembra che non sia così e che su questo specifico argomento il governo Conte debba temere di inciampare, in quanto inizia ad essere visibile e non è più dietro un angolo la mancanza di voti al Senato . Lo stesso segretario del Pd, Zingaretti, prima del ritiro in Abazia nel reatino aveva mantenuto il punto: processi in tre anni più sei mesi, se necessari e no alla prescrizione all’infinito. Cos’è cambiato nell’arco di solo pochi giorni? Questo si chiede Matteo Renzi al Pd, vecchio o nuovo che sia, lo chiede a Franceschini vuole  stare al governo, punto e basta e chiama in causa, sia pure indirettamente, l’ex ministro alla Giustizia Orlando e il capogruppo alla Camera Delrio. Se lo chiede anche l’elettore che vede i democratici, ripiegati sulle decisioni del Movimento, certamente per il caso prescrizione, e non riesce a comprendere se le due forze, tra loro alternative e non complementari, avranno un percorso comune solo per evitare elezioni anticipate per il pericolo di perdere con il centrodestra di Salvini. La politica italiana si complica ogni giorno di più: inevitabile se non ci sarà chiarezza su: programma, investimenti, lavoro, e welfare: cioè i punti fondamentali per una maggioranza di sinistra che la maggioranza di governo subisca, per sua colpa, una erosione inevitabile.

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