La popolazione mondiale rimane, con il fiato sospeso, per il misterioso coronavirus, che non è stato ancora isolato e potrebbe essere in mutazione. Fino ad oggi e non c’è un vaccino. I ricercatori sono al lavoro e già, si stanno realizzando team che lavorano insieme, anche in diversi Paesi. La Cina ha assunto, decisioni draconiane a dimostrazione che il governo intende bloccare, ogni ulteriore propagazione dell’epidemia. Cintura sanitaria per ben 36 città da dove non si esce e non si entra. Le autorità sanitarie forniscono le informazioni che hanno: i morti sono 25 ed i sicuri contagiati 897. Ma si tratta di valutazioni inattendibili, per le stesse autorità sanitarie cinesi. Se chi ha i sintomi non fa ricorso agli ospedali, tutti già in massima allerta, per affrontare questa infezione che si presenta con febbre, tosse e difficoltà respiratorie è impossibile sapere di più. Per i rapidi spostamenti delle popolazioni, oggi possibile, è molto difficile che il coronavirus rimanga relegato, in una sola Nazione. Pubblicare il conteggio dei casi, accertati o sospetti sarebbe inutile visto che la situazione muta, di ora in ora. Ma c’è chi segue, questa epidemia con apprensione e non si può mancare di dare solo le notizie certe, fornite dalle autorità preposte. La ministra alla Salute francese, Agnes Buzyn, ha parlato di due casi a Bordeaux e Parigi che si sono presentati alle urgenze dei nosocomi per essere aiutati. E ai cronisti che domandavano se erano stati segnalati altri casi, la ministra ha risposto no, non sappiamo altro per poi aggiungere:” Il cittadino che teme di essere stato contagiato non si presenti alle urgenze, semmai accompagnato da parenti o amici, telefoni e sarà la sanità a raggiungerlo e ricoverarlo per effettuare, i test necessari, per sapere le sue reali condizioni di salute”. Una dimostrazione di come evitare che, la catena dei contagi aumenti. In Italia, escluso il caso di Bari, dopo i vari test che lo escludono, rimane quello di Parma, una signora rientrata da Wuhan, città con il maggiore numero di infetti. Attualmente è all’Ospedale Maggiore dove e sono state attivate, immediatamente, tutte le procedure previste. Così come, negli Stati Uniti, è stato accertato il secondo caso di contagio dal Center Disease Control and Prevention. Si tratta di una donna di 60 anni tornata da Chicago dopo u viaggio in Cina a Wuhan. La sanità dell’Illinois ha confermato che, le condizioni della paziente sono stabili e che attualmente il rischio per la popolazione, rimane molto basso. Ecco, la cosa più importante e non farsi prendere dalla paura del contagio e di essere solo prudenti: in caso di febbre, raffreddore, tosse, difficoltà respiratorie occorre, senza indugio, fare ricorso all’ospedale per sottoporsi, ai relativi test, per sapere le reali condizioni. Si tratta di raggiungere il luogo più sicuro, dove i sanitari, sono preparati ad affrontare un’eventuale emergenza. Comportarsi diversamente non ha senso.