Roma – Scontri continui nella coalizione M5S – Pd. Il governo dove va?

La situazione politica, nella maggioranza di governo, segna un netto peggioramento. Il Movimento mostra chiari segnali di irrequietezza ed aumenta le distanze dalla coalizione. Dopo alcuni giorni di silenzio, il ministro per gli Esteri Di Maio ha, sia pure indirettamente, preso la palla al balzo, con dichiarazioni decise, in difesa della prescrizione e riforme varate. Di Maio, preceduto, dalle bordate del ministro alla Giustizia Bonafede, e dalle secche risposte di Renzi, non poteva mancare di intervenire  il Premier Conte, dal canto suo, con alcune frasi significative è intervenuto nella contesa:” L’esibizione muscolare non è politica”, ” Culturismo politico non ha nulla a che vedere con la politica”. Frasi pronunciate durante la partecipazione ad un convegno sul cyber – bullismo. Conte, alle due frasi ne ha aggiunto una terza:” Il bullismo è anche nelle parole e la politica deve ammenda”. Conte non ha mancato nemmeno di trattare il problema del coronavirus, per definire una sciocchezze le reazioni, nei confronti di ragazzi cinesi nelle scuole, spesso oggetto di discriminazione. ” Non ci sono – ha affermato il Premier – rischi causati dall’appartenenza etnica”. Ma  è il clima polito che si va significativamente appesantendo. Il segretario del Pd Zingaretti, non ha avuto remore, nel giudicare:” Un errore la manifestazione di piazza promossa da Di Maio e dai 5S”. E, il massimo esponente politico dem, ha chiesto chiarimenti al Movimento con una frase precisa:” Decidete cosa  volete fare rispetto a questo governo. O si passa dalle parole ai fatti  o il governo s’indebolisce. Lavoriamo subito – ha affermato Zingaretti – ad un piano per il lavoro e per la prescrizione siamo per una soluzione e chiediamo, al Premier Conte di trovarla e se non si trova, si andrà avanti con la nostra proposta o con il rinvio di un anno. Impossibile pensare ad altre maggioranze. Intanto Zingaretti, mette altra carne a cuocere, per dare la possibilità ai 5S di poter operare e dimostrare che la maggioranza lavora. Ed infatti – il vertice dei dem offre degli obiettivi – cambiamo in fretta il decreto sicurezza e riconfermiamo Conte come riferimento dei progressisti. Le proposte di Zingaretti mostrano, chiaramente, non poca preoccupazione nel verificare che il M5S ha bisogno  di riprendere il suo percorso, di partito di governo e di protesta, il che pone grossi problemi non solo a Conte ma anche al Pd, partito strutturato e  non abituato a queste situazioni, politicamente anomale. Inoltre la disponibilità del Pd di trovare un compromesso sulla prescrizione, anche con il rinvio del problema di un anno, dimostra, una condizione di estremo disagio, anche nei confronti di Italia Viva. Renzi non più tardi di una settimana fa aveva  avvertito il ministro Bonafede sulla prescrizione:” Torna indietro o vai a sbattere contro un muro”. Ma al suo avvertimento è seguita una mattonata in faccia da senatore Gubitosa:” Renzi è ininfluente, avanti anche se minaccia una crisi di governo”. La domanda da prsi oggi  è:” riuscirà ancora una volta “l’avvocato del popolo”, “il mediatore di tutto” a convincere il ministro Bonafede, fermissimo sulla “…prescrizione che è legge” e  tutte le fazioni del Movimento, ad accettare le proposte avanzate dal Pd? Parlamentari, iscritti e simpatizzanti del M5S il 15 prossimo saranno in piazza contro chi e per cosa? Dimostreranno non c’è dubbio a favore di Bonafede, contro l”attenuazione del Reddito di Cittadinanza, e perchè no? Anche per dimostrare che il Movimento è vivo e scende in piazza contro una restaurazione in atto, come l’ha definita Di Maio. Ed anche  per una visibilità, che piace all’opinione pubblica grillina e che dovrebbe ravvicinare il senatore Paragone e Di Battista a ministro Di Maio. Il Premier cominci a preoccuparsi su quello che può fare ma il suo territorio si va restringendo. Renzi ha già detto no a Conte, leader dei progressisti, prima della proposta di Zingaretti. I diversi territori sono ben marcati ed i muri alzati: mancano i ponti. Allora cosa accadrà nella coalizione di governo? Mostrre i muscoli – per dirla alla Conte – non aiuta nemmeno il rilancio economico. Ognuno sta giocando la sua partita ma non in favore del popolo.

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