Wuhan – Nuovi conteggi sull’epidemia sconcertanti. Camberra no a studenti cinesi

L’epidemia del coronavirus è diventata anche una guerra di numeri e di stop ai cinesi, anche se non giungono dalle zone a rischio infezione. Il governo australiano di Camberra non ha concesso, il rinnovo del permesso di studio, a 100 mila studenti, rinviando tutto a data da destinarsi per il rientro all’Università. Una decisione dettata dalla paura, della diffusione dell’epidemia in Australia, che ha provocato una piccata reazione di Pechino. Intanto nella Provincia di Hebei e città di Wuhan, le autorità sanitarie hanno effettuato, un nuovo conteggio dei contagiati e dei decessi. I nuovi dati sono questi: 64.000 i pazienti e 1383 i decessi, tra questi ci sono anche 6 operatori sanitari. Una nuova classificazione che ha provocato la reazione, del virologo Roberto Burioni, che ha chiesto l’aiuto dei colleghi più quotati nel settore, in quanto lui ha ammesso che, davanti a questa nuova situazione ” Non riesce a capire più nulla sull’andamento dell’epidemia”. I nuovi casi di contagio sarebbero 1.508. Si è appreso inoltre che, grazie ai nuovi sistemi di conteggi, sarebbe possibile migliorare il trattamento dei pazienti. Contemporaneamente è entrata in funzione, nella Provincia di Hubei, la Commissione sanitaria per coordinare tutti gli interventi, cercare di trovare i casi tenuti di nascosto in casa, oppure conoscere gli autorizzati a restare nelle abitazioni, per mancanza di posti letto negli ospedali. Le altre notizie riguardano i vecchi ottantenni, a bordo della Nave Princess. Il governo di Tokio, visto l’aumento dei contagi, ben oltre i 250 croceristi, ha autorizzato lo sbarco e il trasferimento, in aree attrezzate per la quarantena e chi dovesse presentare, sintomi di infezione, negli ospedali già  attrezzati. Infine c’è il bollettino dell’Istituto Spallanzani di Roma: i due coniugi cinesi in rianimazione, rimarranno in quel reparto dove vengono trattati con farmaci antivirali. La loro condizione è stabile e quindi rimane anche la prognosi riservata. Invece sono buone le condizioni del ricercatore italiano, tornato da Wuhan, infettato dal coronavirus: non accusa febbre ed è asintomatico. All’Istituto Spallanzani sono stati valutati 66 pazienti tutti sottoposti a test e 57 sono risultati negativi  e subito dimessi. Ma è davvero complicato conoscere la realtà della situazione e dell’evoluzione dell’epidemia. E’ molto temuto, da tutti i ministri alla Salute ed anche dai virologi, com’è stato confermato anche ieri a Bruxelles, dai ministri del settore dell’Unione Europea, che il coronavirus possa giungere in Africa, dove le strutture sanitarie,  come è stata definita dal ministro Speranza, ” sono  molto fragili”. Quello che si può affermare è che l’allerta tutta Europa viene mantenuta molto alta e che gli italiani seguono, con naturale interesse, le notizie che vengono diffuse dal ministero della Sanità, e in molti casi i consigli forniti dai medici di famiglia.

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