Il Premier Conte domani, rappresenterà l’Italia, al Consiglio straordinario europeo. Il Presidente del Consiglio, sulla base dei documenti ricevuti, ha esternato un suo giudizio:” Non siamo disposti ad accettare un bilancio europeo insuffi ciente per il futuro dei nostri cittadini. Siamo infatti in presenza – ha proseguito Conte – non di una sconfitta meramente contabile, ma più squisitamente politica, dell’idea stessa di Europa. Il Premier ha avvertito: ” serve un cambio di passo e la proposta Ue è inadeguata. Mi aspetto un vertice molto complesso e chiede, non solo alle forze politiche italiane, di lavorare sulle entrate, trovare nuove forme di finanziamento, passando dalla tassazione delle grandi imprese del digitale. L’UE – ha proseguito Conte – non sia piegata su interessi nazionali e noi non siamo disposti ad accettare, un compromesso a tutti i costi. La proposta Michel è a ribasso ed è inadeguata. La nostra posizione resta coerente alla risoluzione dettata, da questo Parlamento, nel dicembre scorso”. Il Premier ha aggiunto una stoccata alle presidente della Commissione Von Der Leyen:” Resta ben poco di quanto da lei affermato di imprimere ,a fronte di sfide globali un ambizioso salto di qualità. A questa proposta di Bilancio esprimeremo, la nostra iniziale insoddisfazione nella convinzione che dell’ambizione annunciata, all’atto della nomina e del discorso d’insediamento della Presidente della Commissione, resta davvero molto poco”. Matteo Renzi è intervenuto per significare che, sulla politica in Europa, non è possibile alcuna divisione ma il fronte è e deve rimanere compatto. Il nostro presente e futuro, deve essere ancorato con l’Europa e in Europa, ma devono ascoltare i rilevanti problemi che vnnno affrontati, non solo in Italia, dal rilancio dell’economia agli interventi sulle grandi infrastrutture che vanno ulteriormente migliorate fino all’Ilva. Sulla politica europea la maggioranza si ricompatta, così com’è giusto, ma L’Unione deve essere molto attenta a non alimentare, i populisti o sovranisti, con bilanci al ribasso. In questo caso il rischio per l’Unione Europea aumentano a dismisura. Nei prossimi, o meglio nelle prossime ore, giorni sapremo di più. Certo è che ,il Premer Conte, non ha che da rispettare la volontà espressa dal Parlamento italiano e se altre decisioni dovranno essere prese si dovrà confrontare con un Parlamento che già dettato la linea strategica che va seguita in Europa.