I circa 10 mila migranti, vecchi, donne bambini, siriani, afgani, curdi, iracheni non possono aspettare, alla frontiera greca, dove sono stati fermati anche con l’uso dei lacrimogeni, che la Commissione UE, presieduta dalla Leyen, convochi un vertice straordinario, per decidere cosa fare. Il dramma si sta consumando in queste ore, in pieno inverno, dove 10 mila diseredati, considerati scarti del genere umano, hanno avuto il via libera dal Presidente turco Erdogan, che ha deci sione di aprire la frontiera verso la Grecia e L’UE. La motivazione, almeno quella ufficiale, è che la Turchia non poteva più ospitare, una massa crescente di migranti, ai quali occorre tutto di tutto: dal cibo al vestiario. I bambini, in braccio alle madri hanno si è no, brandelli di camicette. I migranti, non appena aperti i confini, si sono messi in cammino per giungere in Europa attraversando il valico di Pazarkule, ma hanno trovato, sul confine la polizia greca, che aveva l’ordine di fermarli sul territorio turco. Il governo di Atene sostiene che non è in grado, di poter ospitare una massa di migranti così importante e di conseguenza li ha bloccati, sul territorio turco. I migranti disperati, non hanno nulla di nulla, per sopravvivere all’aperto, così come, non hanno scorte di cibo. Così vecchi e bambini, anche neonati, invocano pietà alla polizia greca, perchè li faccia passare per cercare un riparo qualsiasi. La “strategia” del Presidente Erdogan è, da un punto di vista umano ripugnante. Fino ad oggi, la Turchia, ha ricevuto un’enorme quantità di denaro per tenere ferma la cosiddetta rotta dell’Egeo. Ma per motivi che si capiranno, solo dopo tante sofferenze inflitte a straccioni indifesi, il Presidente turco ha deciso di agire, aprendo il confine di Stato. Chi meraviglia non è il Presidente Erdogan, che fa uscire i migranti dai suoi confini, sappiamo bene qual è la sua filosofia, tra Russia e Stati Uniti, ma è la presidente Leyen che, davanti a tanta tragedia, sostiene che occorre un vertice straordinario dell’Unione Europea, senza nessun aiuto immediato ad una massa che stenta a sopravvivere per fame e freddo . Da un punto di vista formale…nulla da eccepire ma, davanti ad una simile tragedia, che si sta consumando sotto gli occhi del mondo intero, c’è una freddezza teutonica che non può che spaventare. Chissà per quale motivo ma la presidente della Commissione UE, madre di quattro figli, quasi sempre, apparentemente distesa e sorridente, aveva dato l’impressione di essere in grado di “governare” la Commissione UE e la stessa Unione con saggezza e di intervenire, d’urgenza, qualora ci fosse questa necessità. Penso a quanti di noi sarebbero in grado di resistere, nelle condizioni in cui si trovano, i migranti ora: bloccati sul confine greco dalla polizia e senza poter tornare indietro ” cacciati” da turchi per intraprendere il cammino verso l’opulenta Europa. Esistono ancora la istituzioni europee, esiste ancora un Presidente della Commissione o, siamo tornati indietro nel tempo, in quello spirito anteguerra, 1939 – 1945, quando il ” diverso”, solo perchè nato in altre zone della Terra, poteva anche morire, anzi se non moriva doveva essere soppresso. Da quell’epoca ad oggi davanti alla tragedia dei 10 mila migranti, cos’è cambiato? Qualcuno cercasse di spiegarlo.