Il bollettino della Protezione civile ci dice, la situazione ad oggi, della ” guerra” contro il Covid – 19. I malati sono 2.263, guariti 160, decessi 79. In terapia intensiva il 9% e non ci sarebbe il pericolo di criticità per l’utilizzo di queste speciali attrezzature ospedaliere. I tamponi effettuati 23.345. In isolamento a casa sono in 1000 e, per la prima volta, è giunta notizia, che ha sconcertato i sanitari: a Bergamo, una neonata, è risultata positiva. Allo Spallanzani ci sono stati 11 ricoveri, tutti provenienti dal Nord Italia, e si tratta di pazienti positivi, in buone condizioni generali, meno due, che hanno polmoniti bilaterali ed hanno necessità, di supporto, per poter respirare. Inoltre due giudici del tribunale di Milano sono risultati positivi al coronavirus. E’ scattato subito l’allarme, al piano dove lavorano. La speciale squadra che disinfetta è entrata in azione ed ha iniziato, dagli uffici che vengono utilizzati dai due giudici fino alle aule dove di norma hanno le udienze. Anche il personale che lavora con loro, sono stati sottoposti a controlli medici ,e posti in isolamento. l’allarme è alto in tutto il mondo i contagi hanno superato i 93 mila secondo uno studio, portato a termine negli Stati Uniti dove opera, con l’università, Hopkins, un mago nella ricerca e della sintesi. Il Covid – 19, è diffuso in tutti i Paesi e ogni Paese sta cercando di mettere in atto le contromisure. dove i decessi hanno toccato quota 3.017 , i guariti 48 mila. In generale quasi tutti gli Stati hanno tagliato l’Italia, dai loro collegamenti, aerei, marittimi e terrestri. Insieme a noi c’è la Corea del Sud, Iran e Giappone. L’India ha sospeso i visti, per i cittadini italiani, insieme ai coreani del sud, iraniani, giapponesi e Cinesi. Lo stop, può anche non essere totale, cioè per tutti gli italiani vengono bloccati ma i residenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Questa epidemia rischia di stravolgere i progetti, di popoli e famiglie. Non passa giorno che non si aggiungano novità, peraltro non tutte negative. Per la prima volta, virologi e ricercatori, al di là dello studio di antivirali e di un vaccino, che chiede tempi più lunghi, non solo per realizzarlo ma anche testarlo e inocularlo con sicurezza. Non vada dimenticato di considerare la quantità da produrre. Ma potrebbe anche accadere, affermano gli studiosi che, lo stesso coronavirus, potrebbe perdere la sua attuale capacità di contagiare con estrema facilità. E c’è chi azzarda di indicare delle date: 10 – 15 giorni. I sanitari ed il personale infermieristico nonchè, virologi e ricercatori, dovrebbero avere la prima buona notizia, che riguarda tutti ma soprattutto chi, è in trincea rischiando, com’è avvenuto, di contagiarsi nella cura dei pazienti. Ottenere un pareggio, tra nuovi contagi e guarigioni. Un dato che avrebbe un chiaro significato: il Covid – 19 sarebbe sotto controllo e, le misure adottate, efficaci. Ma si tratta, ad oggi solo di auspici ai quali ci aggiungiamo tutti, nessuno escluso.