Roma – Dcpm draconiano per fermare il Covid. Sì dell’Oms, virologi e ricercatori

Il Dcpm approvato dal governo non ammette deroghe, dopo gli ultimi dati preoccupanti, sciorinati dal Capo della Protezione civile Borrelli: l’Italia si blinda veramente e severamente, per  contenere e debellare il coronavirus. I provvedi menti decisi, non hanno precedenti, nella storia d’Italia. L’esecutivo ha disposto di evitare ogni spostamento, in entrata e in uscita in Lombardia e in undici province del Piemonte,  più Veneto, Emilia Romagna e Marche. Un provvedimento che scatterà, alle 24 di questa sera fino al 3 aprile. Identica soluzione – ordine è stata estesa alle province di Modena, Parma, Padova, treviso, Asti, Alessandria, Reggio Emilia, Rimini Pesaro – Urbino, Venezia. Le uniche eccezioni, peraltro documentate, per passare ai filtri strettissimi, affidati alle forze dell’ordine e Forze Armate devono riguardare indifferibili esigenze lavorative o di emergenza. Lo stop non riguarda solo le regioni e province specificate, nel Dcpm, ma in tutta Italia. Stop alle cerimonie civili e religiose, funerali compresi. Stop all’apertura di luoghi di culto e comunque ad attività tali da creare assembramenti. Chiusura di Pub, discoteche, scuole di ballo, sale giochi e scommesse compreso il bingo, bar e ristoranti, che eventualmente potranno lavorare, ma alla condizione che abbiano capienza tale, da garantire le misure di sicurezza tra la clientela. Non c’è che dire il Covid – 19 viene affrontato, con grade determinazione dal governo, che ha agito, dopo le necessarie consultazioni, sia con gli esperti del ministero della Salute e dell’Oms che si è congratulata per le misure adottate. Consultati  anche i più affermati virologi e ricercatori. Con questo virus non bastano i pannicelli caldi e non basta nemmeno l’intervento del governo. Occorre che la popolazione recepisca il pericolo che corre, spostandosi in continuazione e proseguendo, con affettuosità che oggi, non sono più possibili, vista la capacità del coronavirus di contagiare. Tra l’altro il governo, con il ministero della Sanità, sta studiando, oltre al potenziamento delle strutture ospedaliere con nuove attrezzature e con l’assunzione di 20 mila unità, tra medici, infermieri e personale di supporto psicologico, di effettuare, qualora necessario, lo spostamento dei malati, da un’ospedale ad un’altro nella stessa regione o, in altra località. L’importante – viene sostenuto in ambienti politici di maggioranza e dallo stesso ministro Speranza – è garantire la guarigione. Va infine detto che l’Italia è, l’unica nazione dove i test per l’accertamento dello stato di salute, ha superato i 20.000, il che non è assolutamente una cosa di poco conto per conoscere la verità sull’epidemia.. Ma tutte le ordinanze, il lavoro dei sanitari, delle forze politiche, polizia e Forze Armate non serviranno a nulla se il comportamento della popolazione, non seguirà i consigli pubblicati e riportati, da alcuni spot pubblicitari e dal sito del ministero della Salute. L’unica cosa inutile è stata la trasmissione, affidata a Vespa, con ospiti di riguardo che non avevano che dire sul coronavirus e relativa problematica. Dovevano parlare solo scienziati e ricercatori  capaci di spiegare la pericolosità di questo virus, le conseguenze e la mortalità conseguente. Cioè poteva essere un tempo utilissimo per far capire bene agli italiani che, i principali attori per fermare, quello che li spaventa, sono loro stessi. Infine Vespa nella conclusione poteva esimersi dal dire che la Rai e con gli italiani… ci mancherebbe altro! Se non altro per quello che ci costa….

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