Roma – Il governo blinda l’Italia. Tutti a casa: può uscire solo chi è in emergenza

Il Presidente del Consiglio Conte, dopo il Cdm, un colloquio con il Capo dello Stato e, con le opposizioni, ha tenuto una conferenza stampa, anticipando il Decreto che, scaturisce direttamente dall’aggravarsi,  dei contagi del Covid – 19. Non c’è più tempo – fatto comprendere il Premier – di attendere  con zone rosse limitate e dove,  la situazione è nettamente migliorata. Tutta l’Italia, isole comprese, chiuderanno i battenti: l’Italia non può consentirsi che l’epidemia si trasformi in Pandemia. Il decreto entrerà in funzione immediatamente e punta ad  ottenere che, chiunque non ha urgenti motivi per uscire, resti a casa. Chi può svolgere le sue funzioni con il telelavoro potrà ottenere l’autorizzazione, scuole e università blindate anche se, non sono pochi i direttori, presidi e Rettori che si stanno organizzando, per lezioni, compiti ed anche tesi, con conseguente diploma di laurea, online. Unitamente, alla blindatura dello stivale, i mezzi di trasporto, in numero ridotto, saranno in funzione, ma chi dovrà usare autobus extra comunali o treni, dovrà firmare un documento, dove si attesta che si è sottoposto a visita medica ed  è risultato non contagiato. Inoltre, dalla polizia locale alle forze dell’ordine di Stato, potranno chiedere a chi è fuori casa la motivazione che deve essere  solo d’emergenza. Il Premier è stato estremamente stringato: gli italiani, in questo momento particolare, devono accettare di fare dei sacrifici rispetto al loro modello di vita. Sacrificio che servirà a fermare il coronavirus,  altri contagi, salvaguardare e contribuire ad evitare che, genitori o nonni, cioè i soggetti più fragili, muoiano per colpa dei più giovani. Conte non ha escluso lo stop anche per le manifestazioni sportive, in particolare il calcio, anche senza pubblico sugli spalti. Ma nelle sue anticipazioni, sulla bozza che ha presentato alla stampa, non ha escluso anche altri sport.  Chiusi anche i luoghi di culto e qualsiasi altra manifestazione o celebrazione, funerali compresi, che si svolgono con aggregazioni. Un sacrificio che va fatto  – ha proseguito il Presidente del Consiglio – inevitabile. Non si può continuare, con le zone rosse, quando il problema riguarda tutta la Nazione. Sono previste penalità per chi trasgredisce a questo comportamento imposto, che non sarebbe stato preso, se gli italiani avessero seguito i consigli pubblicati da tempo, da tutti i media: scritti, visivi e irradiati per radio pubbliche e private.  Il Premier ha già consultato le opposizioni che vedrà domani, il centrodestra, che si è dichiarato disponibile a collaborare in questo momento di emergenza nazionale, tanto che porterà delle proposte che, se saranno buone, non verranno respinte. E’ inutile parlare ora del danno economico  che gli italiani stanno subendo, dalla grande alla media e piccola industria, al commercio  e all’agricoltura. Appare più che evidente che i 6,5 miliardi, concessi dall’Unione Europea serviranno a poco, ma al momento, l’obiettivo primario è salvaguardare la salute ed uscire, il più presto possibile, da questo tunnel, davvero molto buio, della storia nazionale.

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