Non c’è più da perdere tempo. Il bollettino di questa sera, letto da Commissario straordinario alla Salute Borrelli, è davvero pesantissimo: i malati sono 10.590 cioè ben 2.760 in più di ieri. Numero complessivo 12.662 con le vittime che sono state 827 ben 195 in più, nelle ultime 24 ore. I guariti sono 1045 totali. Dati da brivido: chi sciorinava questi dati era buio in volto, compreso il direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha insistito con il “tutti in casa” per poi aggiungere che, anche chi va a piedi, deve portare con se l’autocertificazione. A questo punto il governo Conte, non si crede possa fare a meno di respingere la richiesta del governatore della Lombardia, Fontana, che con rara insistenza, vuole chiudere tutte le attività, nella sua regione, fatta eccezione per gli alimentari, che non mancheranno mai, e farmacie e parafarmacie. “Non serve- ha precisato Fontana – che stiano aperti altri tipi di commercio se raccomandiamo a tutti di restare in casa e di munirsi di autorizzazione, anche per recarsi al lavoro. Fontana si rivolge al Premier Conte per affermare che i servizi pubblici possono essere notevolmente ridotti, visto che circolano, quasi vuoti. Alla richiesta del governatore Fontana si sono immediatamente uniti, anche quelli del Piemonte, Cirio e del Veneto Zaia. La richiesta diventa appello, dal momento che Fontana, aggiunge nella sua nota:” Fate presto i contagi sono in aumento e le strutture sanitarie non reggono più, così come personale medico e paramedico è molto vicino, al collasso fisico ,per l’impegno diuturno, per curare malati complicati e che chiedono, semmai con una battuta degli occhi, di essere aiutato a salvarsi. Non si tratta più di un fatto politico, ma di una realtà che non avremmo mai voluto scrivere, anche nella considerazione che, nel tentennamento del governo, mentre la situazione si aggrava e da Ginevra giunge la notizia dall’Oms che non è epidemia ma Pandemia, l’esecutivo non può più buttarla, ad una questione, squisitamente economica. Oggi Conte ha dato una buona notizia: disponibili 25 miliardi, certo è una cifra importante ma ora occorre ascoltare i governatori che chiedono di rafforzare, le misure di sicurezza, per costringere gli italiani a stare a casa e di chiudere tutte le altre attività che non servono più a nulla. Qualcuno cerchi di spiegare perchè bar, ristoranti e caffè possono stare aperti ma fino alle 18. Ma veramente c’è, chi ha vergato questa disposizione, che i contagi iniziano solo all’imbrunire o di sera e non, dalle 7 alle 18. Suvvia, al governo tentenna bisogna infondere il coraggio delle decisioni e, se manca, al Premier, abituato a ben altre più tranquille condizioni di vita, non dovrebbe mancare a uomini come, Di Maio o Zingaretti, che seppure contagiato può influire sulle decisioni urgenti, Tutto chiuso per 15 giorni per poi fare il punto della situazione e verificare se la situazione è migliorata. Così come i controlli: avvengano e siano efficaci: non si comprende per quale motivo non mettere in campo, anche i militari, per un controllo più stringente. Il momento è grave e può segnare, in modo estremamente significativo, la vita degli italiani, vecchi e giovani: la Pandemia, affermano gli esperti ha una caratteristica, non risparmia nessuno: forti o deboli, adulti e vecchi e bambini. anche se questa Pandemia è ” strana” così come l’ha definita il direttore generale dell’ Oms: consente di guarire. In precedenza un virus non l’aveva mai provocata. Ci troviamo tutti davanti ad un nemico sconosciuto: assumere decisioni durissime è molto più importante che discutere. I provvedimenti in Parlamento, su queste misure sia economiche e sia di nuove misure chieste anche dai governatori otterranno solo unanimità.