La Pandemia non si ferma. La conferenza stampa del Capo della Protezione civile e commissario alla sanità ha confermato quello che ci dovevamo aspettare: da ieri ad oggi i malati sono aumentati di 2.795. I decessi sono stati 175 e i guariti nella ultime 24 ore 527, nel totale 1966. Borrelli si è soffermato per significare che le polemiche non servono a nulla e che, il Dipartimento della Protezione civile, lavora 24 ore su 24. Cerchiamo maschere e ventilatori ma con le frontiere sigillate diventa un’operazione difficile. Borrelli ha anche sottolineato che si troviamo, davanti ad una grave Pandemia e le misure chieste ai connazionali, sono importanti. Quindi il Capo della Protezione civile ha rammentato che di fronte ad una simile emergenza, bisogna lavorare tutti insieme, per raggiungere un risultato positivo. La situazione non è affatto facile. In alcune zone d’Italia, sono andati in tilt persino i cimiteri, dove le salme hanno occupato l’obitorio e gli addetti non fanno in tempo a provvedere a seppellire, una così vasta quantità, di defunti. Alcune bare sono state deposte in alcune chiese mentre altre sono in casa dei familiari, in attesa che vengano prelevate e portate all’estrema dimora. Ci sono lamentele, ma la colpa non si può attribuire a nessuno: se c’è l’emergenza e se il Covid – 19 continua a mietere vittime, tutti devono, prima di tutto evitare di contagiarsi, restando nella propria abitazione ed evitare di uscire, come se niente fosse. Ma non è così. L’informazione dei pericoli di questa Pandemia è diffusa da tutti i media disponibili, pubblici e privati: nessuno può dire di non conoscerle. E non è affatto giusto che circola tra i giovani ( cretini) la ” battuta:” Un coronavirus intelligente uccide solo i… vecchi che in Italia sono tantissimi”. Una stupidità totale perchè la Pandemia, colpisce tutti ed i giovani, siano rispettosi della legge e delle norme dettate, dagli organi governativi. Inoltre, si uniscano ai veri italiani che, per incoraggiare il personale medico e infermieristico, in trincea da giorni e giorni, sfiniti ma al loro posto di lavoro per tentare di salvare, quante vite possibili, ha intonato in interi quartieri l’inno nazionale ed ha esposto il tricolore. Sinceramente aggiungo che parte della nostra società, particolarmente i giovani, non fosse all’altezza di eventuali anche piccole difficoltà, era ben chiaro già da tempo, ma che non capissero il pericolo che corriamo tutti con questa Pandemia, li fa precipitare in un baratro morale imperdonabile. Tutti così? No! Sono tanti anche i volontari e i donatori di sangue ma purtroppo sono abbastanza per violare la legge. Questa sera, notte della movida, in tanti si davano appuntamento a casa, di tizio o caio, dove c’è casa mia vuota per vivere la loro serata ” intoccabile”. Non vorrei andare oltre ma, si potrebbe dire che questa carenza di rispetto della società, davanti ad un pericolo tanto grave, dipende anche, da una scuola abbandonata e da genitori che non hanno saputo educarli a dovere. Qualche mese di naia forse, a parte chi l’h chiesta, non sarebbe un errore: li farebbe diventare più vicini ai valori perduti che non sono nei liquori, negli stupri o rapporti consenzienti.