Gli operatori della Sanità stanno pagando un prezzo elevatissimo nell’adempimento del loro lavoro. Oggi è morto Marcello Natali, segretario della Federazione dei medici di medicina generale, di lodi. Un medico che si è impegnato, sin dall’ inizio dell’epidemia senza risparmiarsi. La sua dipartita è stata determinata, come da certificazione, per una polmonite intersiziale bilaterale acuta. A 56 anni il dottore Natali ha soccorso, chiunque lo ha chiamato, nella zona di Codogno nel lodigiano, ex zona rossa. Il dottor Natali è stato curato, prima a Cremona e successivamente, quando le sue condizioni si sono aggravate, a Milano. E c’è l’intervento del presidente del GIMBE, Cartabellotta, il quale ha posto in chiara che evi denza che, gli operatori sanitari contagiati, sono arrivati a 2.629, pari all’8% del totale, denunciati dal Commissario alla Protezione civile e Commissario alla Sanità anti Covid – 19, dati confermati – ha proseguito il presidente dell’organismo sindacale -dai dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità. “… si tratta di un numero di operatori sanitari contagiati enorme, una percentuale doppia di quelli riscontrati, tra gli operatori cinesi. Appare evidente – ha proseguito Cartabellotta – che le procedure e disposizioni, per la protezione del personale sono ancora inadeguati, ed è per questo giusto che… si prenda cura chi dispensa … cure”. Certo è che gli operatori sanitari, Medici, infermieri ed aiutanti oltre ai volontari lavorano, in condizioni ad alto rischio il che, non può essere giustificabile. Chi si prende cura di salvare persone, infettate dal coronavirus, deve essere dotato di tutto il necessario, per la propria incolumità personale e per poter proseguire in un lavoro delicatissimo. In molti casi, appare necessario che quanti hanno maggiore esperienza per operare in reparti infettivi, sia pronto ad aiutare chi ha minore esperienza ad affrontare la situazione, senza correre rischi. Inoltre, a parte le assunzioni già decise di 10 mila medici, anche senza il superamento degli esami di Stato, classe 1994, non mandati in trincea ma in reparti dove non correranno rischi, e faranno esperienza con sanitari anziani, semmai richiamati in servizio. Ora bisogna intervenire urgentemente per alleggerire il carico, su chi è in prima linea e sta pagando, un prezzo altissimo nel tentativo di arginare e vincere questo coronavirus che sta mostrando, una violenza e facilità di diffusione sconosciuta, come affermano gli scienziati. Da vari parti, d’Europa e del mondo, giungono notizie che il Covid – 19 sarebbe molto sensibile ad un miscuglio di più farmaci. Si tratta di notizie che arrivano da vari organismi o ricercatori, ma attenzione possono trovare credibilità solo dopo che, le massime autorità sanitarie, avranno testato, questi medicinali e gli effetti sui contagiati.