Roma – L’Italia ha necessità di Draghi Premier. Conte è bruciato per uso sciocco del potere

L’Italia sta giocando il suo futuro, non solo economico ma anche sociale, con l’Unione Europea e non può consentirsi, errori di sorta o accettare condizioni impensabili, per un Paese sovrano. Le forse politiche sano bene come stano le cose a non c’è da essere tranquilli. Non lo possono essere il M5S come parte del Pd, per non parlare di Italia Viva, così come non lo possono le opposizione Lega, FdI e FI. C’è chi sta giocando con il fuoco e sono moltissimi i parlamentari che chiedono chiarimenti ai loro leader. Nonostante il Premier Conte, continua con le sue incursioni sui telegiornali Rai e, nonostante continui a dichiarare che non firmerà nulla se non verranno approvati, dal Consiglio di Bruxelles, i bond, fino ad oggi la sua minaccia non ha sortito alcun effetto. E’ difficile comprendere, per quale motivo il ministro per l’Economia, spalla destra di Conte, ha dichiarato che il primo round, che hanno giocato i ministri è andato bene per l’Italia. Una dichiarazione – che secondo i maggiori esperti di economia italiani  – l’ hanno ritenuta, quanto meno, inopportuna. Germania e Olanda, con i Paesi del Nord confermano il no ai bond, chiesti da Italia e Francia, con altri 5 Paesi, e il ministro Gualtieri e soddisfatto! E’ giunto il momento – questo appare in uno scenario in cui l’Italia gioca il futuro delle generazioni a venire – di chiamare alla guida del governo, Mario Draghi. Il nostro maggiore esperto, fino a pochi giorni fa vertice della Bce, rispettato in tutto il mondo, per le sue capacità, di economista. Non è più il tempo di docenti universitari ma di uomini molto esperti in un settore delicatissimo che deve sapere, dove mettere le mani per garantire agli italiani un futuro, senza cappi al collo. Inoltre, il Premier Conte, è riuscito, con puntiglio, a rompere quel patto di non belligeranza, in questa fase molto difficile per l’Italia, con l’opposizione così come aveva chiesto ed ottenuto il Presidente della Repubblica, Mattarella. Ebbene: Salvini, Melone e Tajani non solo non sono stati ascoltati ma bistrattati, dall’avvocato Conte, durante una delle sue incursioni sui Tg delle 20, facendo finire in pezzi quella collaborazione, tra maggioranza ed opposizione, utilissima per il Paese durante questa dura battaglia con Paesi dell’Unione. L’attacco, senza replica, di Conte ha scatenato, la giusta reazione delle opposizione e richiami, non tanto velati anche dei partiti della coalizione. Non è questa la democrazia e non ha mai funzionato così. Il leader della Lega si è rivolto direttamente al Capo dello Stato per dire:” Abbiamo seguito il suo consiglio e il risultato è quello che lei conosce”. Così la leader d FdI Meloni ha duramente attaccato il Premier che si rivolge agli italiani, ignorando che c’è un Parlamento ed un’opposizione che era disponibile al dialogo. Tajani, nel suo intervento ha gelato Conte:” Non sa il male che sta facendo alla Nazione, qualcuno lo fermi”. Infine quanto è accaduto è così grave che, il Presidente dell’organo di vigilanza della Rai, Badachini, ha convocato per martedì l’organismo per  intervenire. Il Premier è arrivato ad accusare la Meloni di fatti accaduti nel 2012 quando al governo c’era Monti è la segretaria di FdI  non era ministro, il tutto senza uno straccio di contraddittorio. No, non è così che funziona una democrazia, e non è consentito ad un Premier di chiedere continuamente accesso sui Tg, per dire quello che vuole ma solo per urgenti motivi istituzionali. E’ tempo che Di Maio, ministro per gli Esteri con Crimi, delegato provvisorio a guidare il Movimento, si muovano, così come dovrebbe fare anche il Pd e l’Italia Viva,dell’irrequieto Renzi. Draghi appare l’unica soluzione che potrebbe rimettere in ordine i conti italiani ma soprattutto riportare la situazione sotto il controllo del Parlamento. Certo non ha la maggio ranza dei parlamentari ma, davanti all’attuale sfacelo, gli eletti devono superare i confini dei partiti e salvare la Nazione da chi non è in grado di guidarla.

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