Arcore – Pasticciaccio! Il ministro Salvini ad Arcore:” Garantisco fedeltà… al Cd”

Che strano governo è mai questo? Bisogna domandarselo subito, non per giudicare negativamente ma per capire, che diamine sta accedendo. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, Si è recato ieri a Villa S. Marti no, residenza adi Arcore di Silvio Berlusconi. Cioè, prima che il premier Giuseppe Conte si recasse oggi al Senato per chiedere la fiducia, uno dei suoi vice  è andato, dal presidente di Forza Italia, all’opposizione per rassicurarlo che il centrodestra non è morto e che,  questo governo lo controlla lui, stando nella stanza dei bottoni. L’ex, Presidente del Consiglio, ha nuovamente ” consigliato” al giovane capo della Lega di badare che, il programma  elaborato dalla coalizione di Lega, FI, FdI e cespugli, sia realizzato dall’esecutivo guidato, dall’accademico Conte. Che razza di pasticcio è mai questo? Come è possibile che la Lega, partito di go verno, garantisce l’opposizione e presenti, liste per le amministrative, contro quelle del M5S, alleato di governo? C’è da diventare pazzi per comprendere qual è il “comune denominatore politico” tra Lega e Movi mento al governo e Lega, FI, FdI all’opposizione. Quanto può resistere, un premier che ha due vice che approvano, provvedimenti in Parlamento, come da contratto firmato per poi scontrarsi nelle piazze per con quistare Comuni e Regioni? Si ha tutta la sensazione che Di Maio e Salvini, si siano raccomandati a Dio perchè abbia pietà di loro e compia un miracolo nel farli sopravvivere a tale patto. A Grillo va domandato se il Movimento 5 Stelle, da lui ideato 15 anni fa,  è lo stesso che ha stretto un contratto con la Lega e, tramite Salvini, con Berlusconi. Non è una domanda contro ma solo per capire quale futuro dobbiamo attendere vi sto che il cavaliere ha anche detto a Salvini:” Stacca la spina a questa maggioranza se non faranno quello che tu hai deciso con noi!  Altrimenti il centrodestra è morto e seppellito”. Grillo e Casaleggio sono contenti? Buon per tutti gli italiani se il governo, così condizionato, riuscirà a portare a termine  riforme e obiettivi, elencati puntigliosamente al Senato, dal premier Conte.

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