La crisi del governo tedesco sembra stia entrando in un tunnel senza uscita. La cancelliera Merkel, è uscita sconfitta dal Consiglio europeo sul problema migranti. Alcune sue dichiarazioni sui Paesi disposti a colla borare per il risolvere il problema, fermo il no dell’Italia ai ” campi di concentramento” hanno fornito il destro al ministro dell’Interno Horst Seehofer, che già nei giorni precedenti voleva staccare la spina alla Can celliera. A dare la misura della frattura c’è la dichiarazione che il titolare degli Interni ha rilasciato al Sueddetsche Zeitung:” La situazione – ha fatto scrivere – è inimmaginabile la persona che ho aiutato a sedersi al cancelleria, mi butta fuori. Io dovrei piegarmi a questo ( ricatto?) non posso farlo. Anche la mediazione del Presidente Schaeuble è fallita tanto che, sono scesi in campo i socialdemocratici, già divisi sulla fiducia da dare alla Merkel per la quarta legislatura ed ora tagliati fuori da questo scontro Cdu – Csu alleati da sempre. L’Spd ha chiesto ufficialmente, in quanto forza governativa, di convocare una riunione a tre per discutere sul futuro della legislazione, che ha trovato l’accordo dopo oltre cinque mesi di trattative dall’esito elettorale. E’ molto probabile che i tedeschi tornino alle urne ma anche se i tre partiti della coalizione trovassero un modus vivendi, non sarebbe una pezza a colori e di conseguenza la Merkel non potrebbe più esprimere quella forza che ha avuto in precedenza, cioè prima dell’ultima votazione. La crisi tedesca giunge in un momen to cruciale per l’Unione europea e si sta avverando quello che la stessa Merkel disse poco prima del Consiglio europeo:” Attenzione il problema migranti potrebbe far saltare l’Ue. trovare un accordo è necessario per tutti”.