Igor il russo è stato condannato all’ergastolo, con rito abbreviato, dal gup Alberto Ziraldi. Il killer ha ucciso il barista Davide Fabbri ed il volontario Valerio Lerri. Igor al quale è stata data la caccia per catturarlo, non solo in Italia, era riuscito a fuggire in Spagna dove, dopo otto mesi di latitanza, è stato catturato e recluso nel carcere di Saragozza, da dove ha assistito al suo processo in video con rara freddezza, tipica in simili soggetti. Dopo la lettura della sentenza, Igor il russo, non ha mostrato alcuna emozione ed ha solo ringraziato il legale che lo aveva difeso e che ha già preannunciato, appello, contro una sentenza ritenuta eccessiva. Va solo rammentato che il killer ha ucciso con rara freddezza e che ormai era diventato solo una “macchina”, per eliminare chiunque capitasse sulla sua strada. L’ergastolo comminato, purtroppo non ridarà la vita a chi è stato freddato e alle famiglie, che piangono i lor cari. Una sentenza giusta per evitare che un pericolo pubblico come lo è Igor il russo, potesse tornare nella società civile.