Bologna – Manifestanti, tipo fascisti, contro la polizia. Salvini non doveva parlare

L’Italia non è nè Hong Kong e nè Barcellona. In campagna elettorale, tutti hanno il diritto di parlare alla popolazione per dire, le motivazioni alla base delle  liste che vengono presentate e presentare, il candidato che sostengono. In  in questo caso, Lucia Borgonzoni, una persona rispettabile, che tenterà di conquistare, la presidenza, della Regione Emilia Romagna. A Bologna era stato programmato e si è tenuto, il comizio di Matteo Renzi, nella piazza antistante il Paladozza, un edificio intitolato ad uno dei sindaci migliori che ha amministrato la città. Ma i centri sociali, circa 2000 persone, hanno cercato di impedire, al leader della Lega, Salvini, di parlare ai bolognesi e lanciare la candidatura della Borgonzoni. All’altezza di via Reno, il corteo dei centri sociali, ha trovato la polizia a sbarrare l’accesso alla piazza. Dal corteo sono partite delle bottiglie, contro le forze dell’ordine, e gli agenti hanno risposto, con una doccia gelata, calata dagli idranti, già posizionati in precedenza. No! La democrazia non è questa e se, l’ex ministro Salvini, viene ritenuto responsabile di aver fatto sgomberare, alcuni centri sociali da edifici occupati,, non è un buon motivo  per impedirgli di parlare alla popolazione. Questi tentativi, ci spiace dirlo, hanno un marchio fascista. Negli anni ’20, del secolo scorso, erano le camice nere a impedire: ai popolari, comunisti, socialisti, liberali, radicali e anarchici, di parlare agli italiani e metterli in guardia, dal pericolo, di una dittatura incombente. I fascisti volevano essere i soli, ad avere rapporti con la popolazione ed invece di lanciare bottiglie, contro la polizia, usavano autonomamente manganelli e olio di ricino ” catturando” i malcapitati che riuscivano ad agguantare, Bologna, città culturalmente elevata, non può consentire che i centri sociali cerchino di mettere il bavaglio a quanti rappresentano, una parte del mondo politico che ha, il diritto costituzionale di dire le motivazioni che hanno spinto la Lega,  ed il centrodestra,  a tentare di conquistare la Regione. I centri sociali e l’opposizione democratica  hanno le argomentazioni per opporsi. Parlino agli emiliani e romagnoli e dicano le ragioni di non votare, nè lega e nè centrodestra ma, ogni tentativo di usare la violenza li accosterà… alle camice nere fasciste.

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