Brescia – Stop al Frecciarossa per Napoli: macchinisti ubriachi!

Ecco cosa ha portato il buonismo! Il Frecciarossa, Brescia – Napoli delle 5,17 di questa mattina, è stato soppresso. Nessuno si meravigli in quanto in Italia tutto è possibile: dai dipendenti pubblici che non vanno a lavorare, per fare spesa o passeggiare, tanto c’è chi timbra il cartellino per loro, fino a chi legge il giornale in ufficio: tanto alla fine del mese lo stipendio è sicuro. Ci dovrebbero pensare i dirigenti a controllare ma, anche questi non vogliono grane e quindi per anni, hanno chiuso gli occhi. Questa truffa allo Stato sembra finita anche se i legislatori, hanno impiegato anni per metterci riparo. Ma, il fatto singolare, è che solo qualche amministrazione ha provveduto al licenziamento mentre altri hanno ” perdonato. Ma questa mattina è accaduto l’incredibile. Il capotreno del Frecciarossa, ha constatato che i due macchinisti del treno ad alta velocità, erano ubriachi. Non ha perso tempo ed ha chiamato la Polfer per impedire che il treno, ad  alto rischio per la condizione dei macchinisti, potesse trasformarsi in tragedia. La Polfer ha dovuto chiedere aiuto alla Polstrada, dotata di etilometro, che ha confermato: i due alla guida del treno erano ubriachi. Quindi lo stop al Brescia – Napoli e i 65 passeggeri caricati su un treno sono stati portati a Milano da dove sono potuti, dopo non poche proteste, riprendere il viaggio sul Milano – Napoli. Le Ferrovie dello Stato hanno fatto sapere che sono in corso delle indagini. No cari amministratori, i due macchinisti vanno licenziati in tronco: nessuno può guidare un treno, ad alta velocità o meno, se ubriaco. Basta con il buonismo che ha creato tanti guai. Si  dia  finalmente un buon esempio solo così il cittadino si sentirà al sicuro e, le Ferrovie dello Stato, dimostreranno serietà e rispetto del l’utenza che utilizza il treno, specialmente sui lunghi percorsi in quanto più sicuro della vettura.

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