Bruxelles – Conte porrà il veto! Nel documento devono esserci: migranti e Africa

Il Premier Conte sta dimostrando, al vertice europeo, fermezza nell’ottenere che il documento, sulle conclusioni del vertice, ci sia la responsabilità condivisa sugli sbarchi e lo stanziamento di 500 milioni di euro  per alimentare il fondo fiduciario per l’Africa. Finora, quanto richiesto dall’Italia, non c’è e il Presidente del Consiglio, manterrà intatta la riserva, sull’intero documento, in termine tecnico si chiama veto. In verità si deve aggiungere che il Premier Conte, aveva preannunciato nel pre – vertice di domenica scorsa, la posizione italiana e quindi non è stata una decisione presa all’improvviso. Il problema è che l’Unione, su questi problemi, sollevati dall’Italia, non esiste tanto che nè Tusk e nè Juncker, cioè il presidente del Consiglio e quello della Commissione, hanno agito. I due vertici si sono limitati a prendere atto dello stallo ed hanno disdetto la conferenza stampa prevista dopo il primo giorno dei lavori. l’Italia, in verità, non sta mostrando i muscoli ma cercando di far comprendere, agli Stati membri dell’Unione, che è indispensabile per rimane re insieme, accettare i principi di solidarietà ed efficienza. Sono in gioco passaggi importanti come Schengen e la ripartizione dei fondi d’investimento. Insomma i problemi, migranti e Africa, o vengono risolti con l’accordo di tutti oppure c’è il rischio che l’Unione salti in aria o sia niente. Non è un caso che il Premier Conte, ha sorvolato sul problema ella migrazione secondaria, cioè di quanti vanno rimpatriati, in quanto non sono nè perseguitati e nè fuggono dalle guerre. La cancelliera tedesca, si è spesa a far comprendere che la posizione italiana è giusta e, Conte l’ha ripagata subito. con i migranti da rispedire a casa come chiede, con imperio, il ministro per l’Interno del governo tedesco. Così come il Presidente Macron, ha più volte ribadito che, unitamente al Premier italiano, si troverà la strada giusta per disincagliare l’Unione dai fondali mel mosi dove è finita. Non è pensabile che molti governi, di Stati membri, non si rendano conto che l’Unione o affronta questi problemi o imploderà. Certo, L’Ue si può anche salvare con accordi tra Stati, visti i tanti no sui migranti e sullo stop ai finanziamenti, per i Paesi che non accolgono e non sono solidali, ma se questa sarà la strada l’Ue avrà terminato il suo compito. Malta ha bloccato le navi Ong  e, in tempi brevi, invierà i migranti secondo quote stabilite negli otto Paesi che hanno detto sì. Ma gli altri? La faranno franca? L’Unione non assumerà alcuna decisione? Ottima allora la posizione dell’Italia che domani, se prevarrà l’inconsi stenza, porrà il suo veto destinato a bloccare tutto. Un fallimento che, ovviamente, ci auguriamo non ci sia.

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