IL Presidente della Commissione dell’Unione Europea, Jean – Claudie Juncker, è sceso in guerra contro i populisti. Il vertice dell’Unione sostiene in una intervista all’Agenzia Lena, alla quale aderiscono le più importanti testate giornalistiche, non solo europee, che è tempo in cui occorre parlare chiaro agli elettori. Non solo a questi ma anche a quanti, nei partiti tradizionali, scimmiottano i populisti che non hanno nè presente e nè futuro. Si tratta, di una componente della società europea, che vive e si ingrossa criticando l’Unione. “Si può, anzi – afferma Juncker – si deve ribattere facendo ricorso alla verità. La Commissione ha ottenuto successi di cui, non dobbiamo avere timore, di vantarci. Revocate 130 proposte di legge, snelliti 160 provvedimenti e, solo nel 2018, conclusi tre accordi di libero scambio. Creati 12 milioni di posti i lavoro ed ottenuto deficit di Bilancio, nettamente ridotti. ” Con il mio piano – ha soggiunto il Presidente Juncker – sono stati generati 371 miliardi di euro, con uno sforzo organizzativo, di cui dobbiamo essere fieri”. In occasione della fine dell’anno, epoca caratterizzata per fare il compendio dell’anno trascorso, ed in questo caso, di un’amministrazione uscente, che in primavere dovrà affrontare il voto popolare. Si torna a votare per l’Europa e lo scontro sarà senza pari. Da una parte i partiti tradizionali che hanno governato l’Europa dell’euro: popolari e socialdemocratici e dall’altra i populisti che vogliono cambiare l’Europa, da quella che è oggi, caratterizzata da una forte tecnocrazia, in una realtà politica più duttile a favore degli Stati marginali del sistema. Un’operazione, oggi meno complessa anche se non scontata, se si considera la debolezza della Markel unitamente a quella di Macron. Una sfida tutta da vivere, giorno dopo giorno, anche nella considerazione che oggi esistono solo economie continentali e che un singolo Stato sarebbe stritolato se cercasse un’autonomia economica da tutti gli altri. Oggi esistono, resistono e possono sfidare lo sviluppo economie continentali. Questa è una realtà comprovata.