Il ministro degli Esteri Di Maio è a Bruxelles per partecipare, al Consiglio straordinario convocato dall’Alto Rappresentante dell’UE, Borrell. Di Maio ha precisato in un un post che:”Si discuteranno i problemi che esistono in Iran, Iraq e Libia sui quali, l’Unione Europea, dovrebbe parlare con un sola voce, cioè proporsi come forza unica”. Inoltre il ministro italiano ha anche insistito “sulla necessità di fermare ogni tipo di interferenza esterna – il riferimento riguarda chiaramente la Libia – e bloccare la vendita di armi. L’unica strada percorribile per superare la crisi in Libia – ha sottolineato Di Maio – passa dal dialogo perchè non esiste una pax militare”. Ma la strada suggerita dall’UE, ed anche da Russia e Turchia, è bloccata dall’intransigenza, del generale Haftar che ha respinto, ogni proposta di tregua o di cessare il fuoco. Lo ha riferito alla stampa, il portavoce del cosiddetto Esercito nazionale libico, Ahmed al Mismari, e come riportato, dalle agenzie di stampa, che hanno attinto le notizie da Bengasi. Secondo altre fonti , il generale Haftar, avrebbe ringraziato la Russia… per il suo sostegno. Una vera rasoiata al Presidente Putin, e respinto il cessate il fuoco in quanto “non è possibile smettere di combattere il terrorismo”. Appare sempre più evidente, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che in Libia si sta combattendo una guerra su commissione e che, il generale della Cirenaica Haftar, punta per se e, per altre nazioni arabe, forse anche europee, ad ottenere la spartizione della Libia, con due Stati sovrani, ed assicurare quindi, a quanti lo hanno appoggiato, la spartizione del ” bottino” che non è affatto poca cosa. Ma ora il governo riconosciuto dall’Onu, alla cui testa c’è Sarraj, ha dalla sua parte la Turchia di Erdogan, un uomo che ha già dimostrato, in più circostanze, che non è disposto a cedere nulla una volta che ha deciso una strategia, tra l’altro approvata, in questo caso, dal Parlamento. Speriamo tutti che non avvenga ma se Haftar, dovesse mettere in pericolo il governo di Sarraj e, gli interessi, non confessati della Turchia, lo scontro tra gli alleati del generale e la Turchia sarà inevitabile. L’UE dovrebbe parlare con una sola voce, come si afferma giustamente, ma non è accaduto e non accadrà nemmeno in futuro. Una cosa è certa, per evitare un conflitto, su larga scala in Libia, ci vorrebbe che Haftar e Sarraj, riescano a trovare una via d ‘uscita cosa peraltro, oggi come oggi, impossibile. I due sono nemici punto e basta.