Caos nell’Unione per i migranti. Il Premier Conte ha reagito alla dichiarazione del Presidente francese, Macron che sostiene punti contrari agli interessi nazionali italiani. “L’accordo di Dublino non è stato superato; i campi per i migranti sbarcati o da rimpatriare, devono essere realizzati nella nazione dove c’è stato lo sbarco dei migranti; la Francia non ha porti più sicuri vista la distanza dalla partenza di chi rischia la vita per giungere in Europa. Ma c’è stato chi gli ha ricordato, i respingimenti fatti alla frontiera e che non ha accolto, nemmeno i 9000 mila migranti giunti, ma si è fermato a quota 600. Dal canto suo la Merkel ha cercato di salvar e il suo governo, da una crisi annunciata, ed ha fatto circolare la voce che era stato raggiunto un accordo con l’Italia per la seconda fase dei migranti, cioè quelli che riescono a raggiungere uno dei Paesi del la Comunità, Germania in testa, per poi essere rispediti indietro. La cancelliera, o chi per lei, ha affermato che l’Italia era disponibile ad ” ospitare” questi migranti di ritorno. Conte ha smentito categoricamente di aver raggiunto accordi con la Germania o altro Paese. Insomma il caos domina il ” frutto” dei lavori del Consiglio europeo, con “colpi di scena” e “ricatti” non detti chiaramente ma che possono essere ben compresi. L’unica novità è che finalmente è stato accolta, la giusta richiesta, che chi giunge via mare nelle nazioni bagnate dal Mediterraneo è in Europa e di conseguenza ci dovrebbe essere, condivisione sul futuro di chi ha il diritto di essere considerato profugo. Questo clima Kafkiano, ha costretto il ministro Salvini, che non si fida affatto dei Paesi europei, a chiedere ed ottenere dal ministro Danilo Toninelli di bloccare al largo un’altra nave Ong, l’Astral, questa volta “per ragioni di ordine pubblico”. Appare evidente che, dai report internazionali, la confusione regna sovrana e che il problema migranti non è stato risolto. Tutto questo accade men tre, dalla Libia giungono notizie terribili. I marinai di un guardiacosta, hanno cercato di salvare, circa 130 persone, stipate su un natante. Recuperati tre bimbi annegati, 100 dispersi e solo una trentina salvati e ri portati a terra. Va aggiunto che il Premier ungherese Orban, dopo i lavori del Consiglio, ha gridato “vittoria”. L’Ungheria rimarrà agli ungheresi e i Paesi del Visegrad non accoglieranno nessuno. Ci piacerebbe sape re che fine hanno fatto Tusk e Juncker sempre pronti alle conferenze stampa e alle fotografie di rito, spariti nel nulla davanti alle pesantissime difficoltà attuali. Si dimetteranno? Nemmeno per idea!