SOS sanità pubblica. Gli ospedali molisani per mancanza di personale sanitario, da mercoledì prossimo, chiuderanno nei nosocomi di Isernia e Termoli i reparti, di Ortopedia e Traumatologia. Lo annuncia il commissario, Angelo Giustini, che per evitare un simile disastro, e cercare di limitare i viaggi della speranza, a quanti non sarebbe garantito nemmeno il livello minimo di assistenza. L’unica soluzione in corso di definizione, tra il Commissario e i ministri alla Salute e alla Difesa, è quella di ricorrere alla Sanità militare. Una decisione che si potrebbe concretizzare, per un periodo di circa 5 mesi, con medici già selezionati per poter svolgere, la loro attività professionale, anche nel settore civile. C’è stata una riunione, nel Gabinetto del ministro alla Difesa, alla quale hanno partecipato, oltre al commissario Giustini, il colonnello Arabia. Una situazione di emergenza, da affrontare subito, in attesa che venga approvato l’ormai famoso ” decreto Calabria” e quindi bandire i concorsi ed effettuare i relativi esami per le assunzioni. La chiusura dei reparti, già precisati, ha determinato nella popolazione, uno stato di forte agitazione che si sente abbandonata per il blocco del Turn Over determinato dall’indebitamento, che aveva toccato i 22 milioni di euro, senza fornire quei servizi che i molisani si attendevano. Così la sanità pubblica, sarà aiutata da quella militare, ma una riflessione va fatta. I politici che hanno nominato i manager sono responsabili, anche penalmente, visti i risultati ottenuti e il forte indebitamento senza che la popolazio traesse un minimo vantaggio. Basta con il buonismo! E’ l’ora che chi sbaglia paghi. La sanità ha necessità di essere liberata dai politici.