Catania – 3.19 sisma 4,8. Tantissima paura, solo feriti

Ore 3,19 si è scatena un terremoto nel catanese di magnitudo 4.8, dopo tre giorni che l’Etna aveva ripreso, la sua attività eruttiva. La preoccupazione dell’Ingv è determinata dalla profondità dell’ipocentro: a solo un chilometro di profondità quindi quasi in superficie. I danni maggiori sono stati lamenati tra Zafferana e S. Severina. Nessun morto,  decine i feriti nessuno grave ma la paura tantissima. La popolazione ha ” ballato” con il sisma in piena notte. Una sismicità – ha proseguito l’Ingv – che non può lasciare tranquillo nessuno. Insomma è un terremoto atipico. Comunque l’importante che non si devono lamentare vittime ma solo danni, anche importanti. Nessuno si chiede o ha chiesto, se il costruito, ha rispettato le norme antisismiche eppure non è un dettaglio di poco conto. Questo evento calamitoso, come tanti altri apre due discorsi: far rispettare alla lettera le nome previste per le zone sismiche, senza consentire deroghe di sorta dopo che, l’Ingv ha stabilito che l’Italia è interamente sismica ed è divisa tra zone a forte pericolo di terremoti e zone dove, questo fenomeno distruttivo, statistiche alla mano, lo sono molto meno. Ed ogni volta che accade, un evento del genere, siamo qui a rammentare che lo Stato non può, da solo garantire ricostruzioni in tempi certi e rapidi. Occorre un’assicurazione su tutti gli stabili, industrie ed unità produttive di modo che, una volta accertati i danni reali, si possa intervenire con celerità. Non c ‘è altra strada se non quella di pro mettere ricostruzioni immediate per poi far passar anni ed anni. Ogni cittadino prenda, coscienza di questa nuova realtà, e venga chiamato, a partecipare alla  costituzione di un fondo assicurativo, in grado di far fromte ad ogni calamità naturale. Pensare, data la  frequenza dei  fenomeni, che ci possa pensare lo Stato è pura follia.

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