La civiltà italiana è andata in pezzi e si devono ringraziare, quanti hanno demolito tutti i punti di riferimento che un popolo deve avere, per garantire la pacifica convivenza. Ennesima aggressione di un medico e di due infermieri all’ospedale, S. Giovanni di Dio, tutti impegnati nel reparto rianimazione. Il sanitario e i due collaboratori, erano usciti per termine turno, quando i familiari di un giovane deceduto, li hanno selva ggiamente aggrediti. Hanno colpito ripetutamente il medico, picchiato alle braccia uno degli infermieri, mentre l’altro, è stato quasi strozzato con l’uso di un cavo telefonico. Non è un episodio incredibile, precisa il presidente dell’Ordine dei medici ed odontoiatri della provincia di Crotone. I casi di aggressione di sanitari, infermieri e personale del 118, dall’inizio dell’anno, sono stati 3000. La morte di un congiunto o l’arrivo non immediato di una ambulanza, se non viene deviata per altro caso ritenuto dal popolo ( sic) più urgente, significa essere fisicamente aggrediti con conseguenze, in alcuni casi anche gravi. Questa è inciviltà deter minata dal continuo bombardamento per la delegittimazione delle istituzioni, dalla giustizia lumaca e da un buonismo dominante. Il giovane deceduto, era giunto in ospedale già in gravissime condizioni, colpito alla testa da una spillatrice e da una tastiera di un PC. I sanitari hanno tentato di salvargli la vita ma, non sono riusciti nell’intento, proprio per la gravità del caso. Il ministro degli Interni Salvini, quando parla di maggiore sicurezza, da garantire agli italiani, non può limitarsi agli sbarchi dei migranti, settore nel quale ha mostrato i denti alle Ong, all’Unione europea. e agli schiavisti. Maggiore sicurezza riguarda anche la vita civile in ogni settore. Quello che sta accadendo nella sanità non è tollerabile. sia pure davanti ad una morte inaspettata, di un congiunto. Gli aggressori vengano perseguiti subito e condannati, in modo esemplare se si vuole dimostrare che, il governo giallo – verde, è davvero quello del cambiamento. Il ministro degli Interni non dimentichi, dato che siamo in argomento, le aggressioni dei docenti nelle scuole, da parte di studen ti e in strada da parenti di ragazzi, sgridati o per essere stati incitati, a studiare di più. Questa sicurezza è molto importante e, il governo Conte, non può ignorare fatti tanto gravi, quanto incredibili accaduti fino ad oggi. Il rischio è che ognuno si difenda da solo e trasformi l’Italia in quel Far West che il Presidente Mattarella, giustamente vuole evitare. L’autorevolezza e una giustizia rapida sono gli antidoti chiesti dalle perso ne per bene fino ad oggi dimenticate.