L’ex Premier, Matteo Renzi, che che ne dica Franceschini, alla Leopolda farà tremare il Pd di Zingaretti e l’assetto politico attuale. Su questo non ci sono più dubbi. Metterà in difficoltà il governo M5S – Pd? Non subito. C’è però una sua frase che dice molto sul futuro della politica che sarà:” Le chiacchiere stanno a zero. Di politica nazionale se ne parlerà alla Leopolda e – ha precisato Renzi – sarò chiarissimo come non è mai stato in passato. La priorità adesso è Firenze ed è possibile che, la sua componente forte di 31 parlamentari, esca dal Pd e si vada a collocare, nel gruppo misto di Camera e Senato. Renzi ha parlato anche, del governo Conte 2, di ministri, vice ministri e e sottosegretari, nessuno toscano… Ma l’ex Premier ha subito aggiunto:” L’interesse del Paese viene prima di quello dei singoli ed io – ha precisato – l’ho dimostrato. Ma attenzione – ha proseguito Renzi – quando Firenze alza la voce lo fa a ragione, mai a torto”. L’ex segretario entrerebbe, a piedi uniti nell’attuale confusione politica, non è l’uomo votato al suicido politico. L’ex Premier non ha trattato con Zingaretti chi far entrare nel governo Conte bis, non ha posto candidature importanti del suo gruppo perchè ci sarebbe stata una discriminazione, fatta filtrare dal M5S, che per un leader non può essere accettata. Ma se Renzi alla Leopolda scoprirà le carte, come appare certo, ha un progetto politico ben preciso per formare, un’area di centro – sinistra dove, potranno sentirsi a casa loro, oltre a chi è oggi nel Pd, malvolentieri, chi è uscito ed è in uscita dal centrodestra per non parlare dei, moderati e cattolici, rimasti senza tetto. Da un pò di giorni, per tutto il Pd, parla il ministro alla Cultura Franceschni, Tace Orlando ed anche Delrio mentre, il segretario Zingaretti, appare sorridente, nonostante sul governo, Pd – M5S, aveva molte perplessità superate, visto che per le regionali in Umbria, vuole discutere la proposta Di Maio, per evitare una prevedibile, sonora legnata, preparata dal centrodestra, dopo lo scandalo tutto pidiellino sulla Sanità. Franceschini, anche oggi, a Cortona ad Area Dem, ha parlato a Renzi rammentandogli che:”… il Pd è la casa di tutti e che, il popolo della Leopolda, è parte del grande popolo del Pd. Non separiamolo – ha aggiunto il ministro – le diverse leadership sono una ricchezza, un bene e, se ci sono stati errori nella gestione del partito, li correggeremo”. Paura èh? L’impressione che si ricava, dalle tante voci che circolano, nei palazzi del potere e fuori, con alle porte provvedimenti molto importanti capaci di cambiare la cultura degli italiani. Tra questi, anche l’eutanasia, problema capitale che fa prevedere, una risposta politica, o meglio, una proposta diversa da quello che è stato deciso deciso, da Di Maio e Zingaretti. Il Premier Conte può mediare, tra le forze di governo ma, dopo la Leopolda, i margini che rimangono al docente universitario, potrebbero essere molto ridotti. Forse sbagliamo ma solo se ci sarà, un cambiamento di strategia, di quello che già conosciamo.