Genova – Cozzi:”Vera strage evitata per caso: Il Morandi molto degradato”

Perbacco! La tragedia del crollo del ponte Morandi poteva fare davvero una strage, non solo di automobilisti ma anche di quanti abitavano nei palazzi sottostanti l’A 10. Chi lo ha rivelato è stato il Procuratore di Ge nova, Francesco Cozzi, in una conferenza stampa. L’alto magistrato ha detto:” E’ stato accertato dai tecnici che il ponte Morandi accusa un severo degrado dei piloni lati Est ed Ovest. Nella scala utilizzata dai tecni ci  la struttura sarebbe arrivata al grado 4 su 5, cioè lo si può dire, non si sa come l’infrastruttura non sia ancora crollata. Se questo fosse accaduto avrebbe coinvolto, come avvenuto, non solo gli automobilisti ma schiacciato, i fabbricati e relativi nuclei familiari che abitavano, in case esistenti… sotto il ponte. Il Procuratore ha aggiunto che non è stato emesso alcun avviso di garanzia,  quindi la notizia pubblicata di 12 indaga ti non esiste. Successivamente ha voluto comunicare che la Procura non si oppone alle demolizioni ma che vuole sapere, come verranno eseguite, se con micro cariche esplosive o con demolizioni graduali, questo per mettere al sicuro le parti necessarie agli investigatori. Il governatore della Liguria, Toti, ha espresso il suo punto di vista:” La demolizione va fatta subito così come la ricostruzione non può tardare. E pur ricono scendo la titolarità e responsabilità della concessionaria Autostrade d’Italia Spa preferirebbe l’intervento della Cdp, il colosso che annovera al suo interno, aziende molto importanti e quindi in grado di operare al meglio. L’Ansaldo Energie, che ha lo stabilimento sfiorato dal crollo di parte del ponte Morandi ha fatto sapere di essere s disposizione per quanto necessario per risolvere problemi tecnici e la Guardia di Finanza oltre ad acquisire i fascicoli dei lavori di manutenzione (sic) effettuati dalla società Autostrade non ha mancato di prelevare anche 15 cellulari dei dirigenti, utilissimi se hanno parlato della situazione dell’ A 10. Le notizie si accavallano di ora in ora ma una cosa è certa: l’infrastruttura va demolita il più presto possibile e la direzione affidata a veri esperti e non a raccomandati. Gli ingegneri bravissimi l’Italia li ha e li chiami ad operare: il mondo ci guarda così come avvenne per il naufragio della Concordia al Giglio.

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