La demolizione del ponte Morandi, ha confermato il sottosegretario, Edmondo Rixi, inizierà i primi di settembre. La ricostruzione non potrà essere effettuata, ha dichiarato il vice ministro Di Maio, dall’ “Autostra de d’Italia Spa “, che fa capo a Benetton, ma da un’azienda di Stato. Al massimo sarà data la possibilità, ai concessionari in uscita, che paghino i lavori, nulla di più. L’azione revocatoria alla concessionaria verrà por tata fino alle estreme conseguenze, ha precisato Di Maio. Oggi i Vigili del Fuoco hanno provveduto a far lavorare, gli addetti a liberare le macerie dall’alveo del torrente Polcevera, per far aumentare il libero deflusso del le acque, una volta terminata l’allerta meteo. Le zone rosse ad Est ed Ovest del torrente resteranno inibite a tutti quindi, i tanti nuclei familiari che speravano di poter riprendere, dalle loro abitazioni, qualche ri cordo, non hanno ottenuto, giustamente nessun accesso. Il pericolo di crolli è ritenuto dai tecnici possibile da un momento all’altro ed i 43 morti, pesano non poco sui genovesi, presi alla sprovvista da una sopraele vata costruita sui fabbricati: roba da matti. Dal canto suo, il Presidente della Giunta regionale ligure, ha preso i suoi provvedimenti, in perfetta intesa con il Comune, per dare un’abitazione agli sfollati. Non c’è più dubbio sulle responsabilità, stando ai rilevamenti effettuati dai tecnici del Mit: ” I piloni che sostengono la sopraelevata e il ponte Morandi sono in condizioni di grave degrado”. Non c’è che da sapere se i tecnici del l’Autostrade, non hanno comunicato nulla alla Spa, oppure se la società sapeva tutto e non ha provveduto a nulla. La Procura ha aperto il fascicolo, e fino ad oggi contro ignoti. Il Procuratore vuole documenti e peri zie per potersi muovere con certezza e, non intente ostacolare la demolizione,di quella parte di sopraelevata che va eliminata per evitare il peggio.