Grecia – Presidente Leyen ed europarlamentari ai turchi:”L’UE è unita. Accordi violati”

Giusta e misurata reazione della Presidente della Commissione Ue, von der Leyen nei confronti della Turchia, del Presidente Erdogan. La Presidente, unitamente ad una nutrita rappresentanza, di parlamentari europei, si è recata in Grecia fin quasi al confine turco per dire chiaramente quello andava detto:” Chi mette alla prova l’unità dell’Unione Europea rimarrà deluso. La Turchia non è il nemico e le persone non sono il mezzo per raggiungere obiettivi”. Ankara sta spingen do decine di migliaia di migranti verso la Grecia. “La Turchia – ha proseguito la Presidente Leyen – viola  l’accordo con l’Unione Europea – sospingendo decine di migranti ad entrare in Grecia e se continuerà a perseverare in questa strategia fallirà”. Il Premier greco  Mitsotakis, non ha dubbi al riguardo, in quanto non ha alcuna intenzione di aprire la frontiera ai migranti che premono al suo confine. Una situazione al limite del credibile ed immaginabile: vecchi, donne e bambini, uno di questi è morto, una volta caduto in acqua. Il Presidente Erdogan e il suo governo, hanno aperto i campi, vivono alla meglio: siriani, iracheni, afgani, curdi, e hanno consentito, con i “mezzi” che dispongono questi disperati ad incamminarsi a piedi con l’aiuto di gommoni, ad arrivare fino al confine greco. Sfiniti, con i bambini in braccio, al freddo e sferzati da un vento gelido, la lunga fila di migranti è giunta a vedere la bandiera greca. La polizia, per impedire un assalto ai reticolati, hanno usato di tutto: in mare la guardia costiera ha sfiorato i gommoni, tanto da capovolgerli, con l’onda provocata dai guardiacoste lanciati a tutta velocità. Via terra i migranti sono stati accolti con mezzi armati di cannoni ad acqua, fino all’uso di armi, per sparare in alto, e spaventare gente inerme solo affamata. Infine non è mancato nemmeno il gas lacrimogeno che ha messo a dura prova la respirazione dei bambini. Incredibile quello che è accaduto non degno del genere umano. Sulla drammatica vicenda è intervenuto il Presidente dell’Europarlamento, Sassoli, il quale ha sostenuto che va rafforzata una politica comune per l’immigrazione. Certamente ha ragione, ma ciò non toglie che il comportamento della Turchia è da censurare: non è possibile usare, gli ultimi come ostaggi, per ottenere dei vantaggi di qualsiasi tipo. Il mondo, in questo terzo millennio, sta dando tutta l’impressione di tornare all’epoca dei barbari e questo non è accettabile.

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