La comandante della Sea Watch, Carola Rackete, forse è fuori di testa. Una cosa è comandare una nave e raccogliere migrati, non naufraghi ( leggere il vocabolario ) ed un’altra è superare nonostante le diffide, i confini di uno Stato e, dopo meno di 24 ore, tentare di entrare in porto bloccata dalla Guardia di Finanza che gli ha ordinato, ad un miglio dallo scalo marittimo di Lampedu sa, di spegnere i motori. Ma c’è di più, la comandante non ha rispettato nemmeno l’alt, delle autorità marittime italiane. Diventa difficile giustificare questa serie di reati per chi comanda una nave, solo per umanità. Il ministro Salvini si è fortemente inquietato, per la risposta del ministro Olandese, delegato ai Trasporti, che alla richiesta dell’Italia se avrebbero preso, nel loro Paese i migranti a bordo di una nave battente bandiera olandese e quindi, come dispone la legge, su territorio di quello Stato. Il ministro dei Paesi Bassi ha detto:” No, noi in questa vicenda, possiamo comprendere l’Italia, ma non prenderemo i migranti”. Più “simpatica” la risposta dell’Unione Europea:” Stiamo lavorando per collocare i 42 migranti ma, la suddivisione può avvenire solo dopo che chi è a bordo della nave sarà sceso a terra”. Suvvia non esageriamo: mica in Europa pensano che in Italia c’è chi ha l’anello al naso? La Sea Watch è ad un miglio dalla costa e i partiti della coalizione di governo sono del parere che nessuno tocchi terra. Questa volta Salvini non è isolato ma ha l’appoggio, di Di Maio ed anche del Premier Conte che, da Osaka, ha invitato i magistrati a prendere tutte le misure previste dalla legge, nei confronti di chi ha violato leggi internazionali e non ha mai obbedito alle autorità militari e marittime. Mi spiace schierarmi, cosa che accade raramente, ma il governo italiano non può, nemmeno per ragioni umanitarie, consentire ad un comandante, tracotante, di calpestare le leggi. Giusta la posizione del blocco, giusta l’assistenza medica prestata, giusta la decisione di far sbarcare chi era malato o troppo piccolo, per affrontare i disagi di restare in mare per tanti giorni, giusta la decisione di rifornire la nave di quanto necessario, dal cibo all’acqua, giustissimo l’ordine di non far sbarcare nessuno. Se i magistrati non sono impegnati nel discutere i loro problemi, di correnti e scandali annessi, dovrebbero è quello che ci ha detto un ufficiale della Marina Militare, arrestare la comandante a bordo della nave mentre, per i migranti non ci sarebbero misure restrittive ma il loro rimpatrio, se possibile, non appena sbarcati. La Sea Watch dev’essere sequestrata e potrebbe rientrare, nel patrimonio navale italiano semmai affidata, come nave scuola, ad Istituti Nautici. Chissà come andrà a finire questa strana vicenda dove una comandante, commette una serie di reati, che messi tutti insieme, fanno 15 anni. I Parlamentari del Pd e della sinistra sinistra a bordo? hanno fatto un regalo, al rozzo ministro dell’oltre Po, che ha guadagnato un bel sacco di voti anche da chi non l’aveva votato prima: gli italiani, per chi non l’ha ancora capito è contro lo sbarco di migranti clandestini.